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Rifiuti e debiti, UdS bacchetta anche Fasulo: "Accordo migliorativo ha aumentato costi"

Gela. Il commissario Rosario Arena e i tecnici del Comune l’hanno già indicato nel bilancio di previsione 2018, che salvo sorprese verrà approvato entro i prossimi giorni. La Tari sui rifiuti è destin...

A cura di Redazione
09 dicembre 2018 09:30
Rifiuti e debiti, UdS bacchetta anche Fasulo: "Accordo migliorativo ha aumentato costi" -
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Gela. Il commissario Rosario Arena e i tecnici del Comune l’hanno già indicato nel bilancio di previsione 2018, che salvo sorprese verrà approvato entro i prossimi giorni. La Tari sui rifiuti è destinata ad aumentare per coprire il costo effettivo del servizio di raccolta e smaltimento, ovvero più di 12 milioni di euro a fronte degli iniziali 7 milioni. Per gli esponenti dell’Unione dei Siciliani, che in città fanno riferimento tra gli altri all’ex assessore della giunta Messinese Francesco Salinitro e ad Emanuele Ferrara, la questione rifiuti è strettamente connessa alle scelte effettuate negli anni passati. “La Tari nel 2014 era stata applicata per 7 milioni di euro ma non erano stati considerati i costi di conferimento in discarica con l’aggravante di avere alleggerito fittiziamente i costi complessivi con presunti rientri dalla morosità. Tutto ciò a fronte di un costo reale complessivo del servizio che già nel 2013 era circa 10,3 milioni di euro e non 7,1 milioni di euro come allora deliberato – spiegano – questo il peccato originale, compreso il non avere avviato la procedura di gara per indire un nuovo appalto, che non giustifica comunque l’aumento esorbitante del costo del servizio di raccolta che si è determinato con il famigerato accordo migliorativo tra il Comune e la Tekra stipulato nel 2014 dall’ex sindaco Fasulo. Quell’accordo infatti a fronte di un importo di 6 milioni di euro di aggiudicazione della gara d’appalto ha fatto lievitare i costi di oltre 3 milioni di euro per servizi aggiuntivi anche per effetto di un obiettivo conflitto d’interesse in Tekra che potrebbe mirare ad avere una città pulita e senza cumuli ma con interventi aggiuntivi da pagare a parte rispetto ai soli 6 milioni di euro”.

Un incastro fatto di cifre che strozzano le casse del Comune. L’ex giunta Messinese si è congedata con debiti per circa 16 milioni di euro e gli esponenti dell’Unione dei Siciliani si chiedono “quali sono i servizi aggiuntivi non contemplati nel contratto in vigore a giustificazione di un aumento di circa il 70 per cento dei costi per la collettività”. Un quesito che sembra diretto ad Arena e ai suoi tecnici anche se il gruppo politico vicino al vicepresidente della Regione Gaetano Armao esclude che il commissario possa avere responsabilità in tutta questa vicenda, avendo ereditato una “situazione confusa e affrontata con approssimazione”. L’Unione dei Siciliani chiede però che non si dimentichino gli incentivi da riconoscere ai cittadini che effettuano regolarmente la raccolta differenziata, punendo invece i trasgressori. Da questo punto di vista propongono una collaborazione tra Comune, associazioni e gli stessi cittadini.

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