Gela. In municipio, se passasse la proposta del dem Guido Siragusa, potrebbe riprendere l’attività della commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti che, due anni fa, presentò una relazione, dopo mesi di lavoro, tutta incentrata sui tanti lati “oscuri” della gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Questa volta, però, al centro degli approfondimenti ci sarebbe la gestione Messinese-Siciliano, che al momento ha generato circa dieci milioni di euro di debiti fuori bilancio, nonostante la recentissima marcia indietro dell’assessore Simone Siciliano che ha deciso di tagliare i servizi aggiuntivi chiesti ai manager di Tekra, l’azienda campana che in proroga gestisce il servizio. “La commissione di indagine? Non credo sia più necessaria – dice il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta – dopo l’attività di due anni fa, sappiamo benissimo da dove arrivano i debiti fuori bilancio. Ora, invece, bisogna capire come coprire i dieci milioni di euro, senza pesare sulla parte corrente del bilancio”.
La proposta di una nuova commissione. L’ex dem, quindi, non accoglie la proposta di Siragusa, estesa praticamente a tutti i gruppi politici rappresentati in aula consiliare. Cirignotta, già tra i banchi del Partito Democratico, chiese di far partire una sorta di operazione trasparenza sulla gestione di un servizio, che continua a pesare enormemente sulle casse del municipio. “Una nuova commissione di indagine – conclude – non mi sembra la soluzione giusta. Valutiamo, invece, come coprire quei debiti, evitando che si possano verificare altri casi dello stesso tipo. La politica non può essere una sfida personale”. Un chiaro messaggio che Cirignotta, anche sulla vicenda rifiuti, lancia probabilmente ai suoi ex alleati di centrosinistra.