Gela. Un profilo facebook creato solo per adescare minorenni. Sul social, era “Antonio milanista” e avrebbe tentato l’approccio anche con una ragazzina gelese, che all’epoca frequentava la seconda media. Il cinquantasettenne calabrese Antonio N. è stato condannato a due anni di reclusione. La decisione è stata pronunciata dal giudice Miriam D’Amore, su richiesta del pm Luigi Lo Valvo. Fu la madre della ragazzina a denunciare l’accaduto. La figlia accettò la richiesta di amicizia solo perché convinta che si trattasse di un compagno di scuola. Dopo pochi minuti, iniziò a ricevere foto di genitali, insieme a richieste sessuali esplicite. Per i pm della procura, non ci sono stati dubbi. Fu l’imputato ad inviare quel materiale, nel tentativo di adescare la minore.
Sposato e con due figli, di lui gli investigatori nisseni e quelli calabresi si erano già interessati in un’altra vicenda dello stesso tipo, con la pesante ombra della pedofilia. Furono effettuate perquisizioni nella sua abitazione, con il sequestro di sim e smartphone. Venne anche sottoposto ad accertamenti nel corso di un’indagine antimafia, condotta dalla Dda di Caltanissetta.