Rete ospedaliera, liberali: "Sindaco e alleati strumentalizzano, rafforzare reparti essenziali"
Secondo il commissario cittadino Gianni Incardona e i dirigenti liberali, l'amministrazione comunale e i gruppi politici a sostegno stanno solo “strumentalizzando” il tema


Gela. I liberali una scelta di centrodestra l'hanno fatta in maniera chiara. Il gruppo locale, sul tema che più di ogni altro tiene banco in questi giorni, quello dei tagli alla rete ospedaliera locale, escludono invece che si tratti di un punto conclusivo. I contenuti della rete ospedaliera predisposta dalla Regione sono considerati meri passaggi di una “proposta” che andrà vagliata ulteriormente e sottoposta a passaggi specifici. Secondo il commissario cittadino Gianni Incardona e i dirigenti liberali, l'amministrazione comunale e i gruppi politici a sostegno stanno solo “strumentalizzando” il tema. “E' opportuno chiarire, considerata l'approssimazione di tutte le iniziative della giunta dem-cinquestelle, che il Piano sanitario regionale, strumento di programmazione che definisce gli obiettivi strategici per lo sviluppo del Servizio sanitario regionale, è predisposto dall'assessorato alla sanità, approvato con decreto del presidente della Regione, dopo la delibera della giunta di governo e il parere del consiglio sanitario regionale e della commissione legislativa competente dell'assemblea regionale siciliana.
Tutti passaggi ancora in essere. Allo stato – fanno sapere i liberali - siamo soltanto alla presenza di una bozza preparata dagli uffici tecnici della Regione che verrà illustrata, prima di essere inviata alla Commissione regionale sanità competente, dall'assessore Faraoni a tutti i sindaci della Regione, ovviamente per attenzionare tutte le problematiche in essere. Il sindaco questo lo sapeva, tant'è che domani è stato convocato a Caltanissetta, insieme a tutti i suoi colleghi della provincia, per discutere e sentire de visu l'assessore.
Addirittura, c'è notizia di una convocazione del consiglio comunale per venerdì per dibattere del nulla. Sono in malafede e strumentali la ricerca di un consenso da tutte le forze politiche e la mobilitazione della cittadinanza. I cittadini avrebbero meritato altro piuttosto che essere turlupinati su un argomento essenziale per la loro vita”. Il primo a sollevare pesanti remore sulla rete ospedaliera, denunciando i tagli, è stato il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti (che si rivede nel centrodestra del governo regionale), anticipando Di Stefano e l'assessore Franzone, che a loro volta hanno chiamato alla mobilitazione. I liberali, comunque, non negano che l'ospedale “Vittorio Emanuele” necessita di risorse e di efficienza. “Consigliamo al sindaco, a fronte dell'anno già trascorso durante il quale non si è accorto dello stato di default tecnico-organizzativo e gestionale dell'ospedale, di porre all'attenzione dell'assessore regionale alla sanità, questioni urgenti e improcrastinabili, come il problema delle liste di attesa che in città raggiungono livelli insopportabili, il depauperamento di reparti importanti come chirurgia, ortopedia, medicina e cardiologia. Inoltre, la terapia intensiva che ancora attende di essere inaugurata, il completamento urgente dello staff sanitario del pronto soccorso.
Dimostri il sindaco di conoscere bene la materia sanitaria oppure si faccia consigliare da tutti i medici presenti nel suo consiglio comunale. Giovedì, chieda all'assessore dell'Utin, del potenziamento di un reparto di eccellenza come è la Breast Unit, dello stato dei concorsi dei sanitari, dei 130 milioni per il nuovo ospedale letteralmente volatilizzati, di un reparto essenziale per la vita dei nostri concittadini che è la neurologia, completamente dimenticato. Se ci sarà all'orizzonte un potenziamento dell'ospedale – sottolineano i liberali - nulla saranno i sedici posti che scompaiono dalla pianta organica ospedaliera. Solo impegnando l'assessore regionale alla sanità su temi specifici e dei quali si abbia contezza, mediante un protocollo da attuare, si potranno ottenere risultati. Non si agisce organizzando demagogicamente gite palermitane”.