Rete civica, Di Stefano ci crede: "Può diventare regionale ma non è una gara contro i partiti"
Di Stefano segue gli sviluppi del progetto fuori dai partiti, dato che insieme ai suoi non ha mai rinunciato all'originaria consistenza civica
Gela. La via politica è tracciata già da qualche tempo e convince sempre di più il sindaco Di Stefano. La rete civica prende man mano forma, come abbiamo riferito anche la scorsa settimana, quando peraltro si è tenuto un incontro, piuttosto informale, a Mazzarino. Il gruppo di “Una Buona Idea”, lo ha spiegato il referente provinciale Giovanni Scicolone, vuole rafforzare l'intesa, ben oltre i soli confini cittadini. Un patto, che ha condotto alla costituzione di “Territorio comune”, è stato formalizzato insieme ai nisseni di “Futura” e agli esponenti di “Mazzarino lab”. Il traguardo non sarà solo provinciale. “Stiamo lavorando a una rete civica regionale – conferma il sindaco Di Stefano – sappiamo che ci sono molti movimenti interessati, anche in altre province”. In questa fase, l'attenzione del capo dell'amministrazione è rivolta, in primis, agli obiettivi del programma, partendo dal bilancio stabilmente riequilibrato che non può più tardare. Di Stefano segue però gli sviluppi del progetto fuori dai partiti, dato che insieme ai suoi non ha mai rinunciato all'originaria consistenza civica. “Una Buona Idea”, ancor di più sulla scia del risultato di un anno fa delle comunali, si sente pienamente in linea nel rapporto con gli alleati del “modello Gela”. Il sindaco taglia sul nascere qualsiasi ombra di rivalità interna, nella convivenza con i partiti ufficiali che sostengono la coalizione. “La rete civica nasce non per competere contro i partiti – aggiunge – siamo convinti che sui temi ci possa essere la condivisione con tante forze civiche, sul nostro territorio e in altre province, per costruire un progetto di carattere regionale. Saremo sempre pronti a dialogare con tutte le forze, a iniziare dai partiti, che lo riterranno opportuno”. In settimana, salvo cambiamenti di rotta, il sindaco vedrà in municipio sia i dem sia una delegazione del Partito comunista, altra casella del “modello Gela”. E' con i democratici che Di Stefano non intende entrare in rotta di collisione e non pare ce ne siano i presupposti. Sarà una riunione, come è stato riferito pochi giorni fa, di routine, “sul programma, sul bilancio e sugli assetti”. Se il progetto civico troverà le sponde regionali, di certo non potrà fare a meno dei partiti e viceversa. Il “modello Gela”, per l'area civica e per quella progressista, rimane la tabella politica dalla quale prendere l'abbrivio. Del resto, civici e partiti proveranno quasi certamente a replicare i numeri dello scorso anno pure nella prossima ottica delle regionali. C'è ancora tanto da fare per tenere testa a un centrodestra che ha peso elettorale ma che spesso pecca nelle scelte strategiche, con maggior fragore a livello locale.
In foto il sindaco Di Stefano e il referente provinciale di "Una Buona Idea" Scicolone
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