Reperti sui fondali marini, la Soprintendenza autorizza nuove ricerche

 
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Gela. I fondali marini di contrada Bulala e delle aree più vicine alla fabbrica Eni nasconderebbero, ancora, reperti di assoluta importanza: testimonianze del passato arcaico della città.

Ne è convinto il responsabile della soprintendenza regionale al mare Sebastiano Tusa che, per questa ragione, ha incaricato Franco Cassarino e il suo gruppo di subacquei. Saranno loro, infatti, a proseguire le ricerche con sistemi fatti arrivare in città proprio dal funzionario regionale.
“Il dottor Tusa – spiega Franco Cassarino – ha tenuto in considerazione le nostre segnalazioni. Così, abbiamo ottenuto due sorbone che ci permetteranno di aspirare la sabbia dei fondali di contrada Bulala per capire se, effettivamente, possano esserci resti di fondamentale importanza. Già da tempo, abbiamo individuato un tratto nel quale sono presenti circa trenta colonne. Non possiamo escludere di trovarci davanti ai resti di un tempio. Le ipotesi sono diverse e, quindi, le verificheremo tutte”.
Le ricerche, quindi, non si fermano nonostante la decisione, assunta da Cassarino e dagli altri soci, di sciogliere l’associazione Ambiente e Sviluppo. “Da qualche giorno – ammette Cassarino – l’associazione è stata ufficialmente sciolta. Abbiamo deciso di continuare il nostro volontariato senza fare riferimento a nessun particolare simbolo. Fino ad oggi, nessuno ci ha mai aiutato. Neanche le istituzioni locali hanno mai risposto agli appelli lanciati. Ci siamo sempre autofinanziati e continueremo a farlo. Adesso, abbiamo ottenuto l’appoggio, per noi molto importante, del soprintendente Tusa”.
L’attenzione, comunque, va anche aldilà di contrada Bulala. Tra gli obiettivi, c’è quello di approfondire la segnalazione della presenza di un possibile relitto navale nel tratto di mare antistante il lungomare Federico II.
“Stiamo solo aspettando – ammette Salvatore Accappa – che il mare ci permetta di iniziare le ricerche. Dipendiamo da questo. Di certo, negli ultimi mesi, abbiamo individuato diversi obiettivi sui quali concentrarci. Non è da trascurare neanche il tratto di costa che va verso Licata”.

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