Gela. E’ accusato di aver avuto rapporti con il boss sessantenne Salvatore Rinzivillo, che per gli inquirenti si sarebbe messo a sua disposizione, per recuperare un credito. L’imprenditore Santo Valenti, con attività nel settore dell’ingrosso dell’ortofrutta, è a processo, anche davanti al collegio penale del tribunale locale. Venne coinvolto nel filone romano della maxi inchiesta antimafia “Extra fines”, ribattezzato “Druso”. Uno stralcio di quel procedimento sarà trattato dai giudici del collegio del tribunale. Il dibattimento è stato aperto e la difesa dell’imprenditore, sostenuta dall’avvocato Flavio Sinatra, ha prodotto alcuni verbali relativi al procedimento romano.
Ci sono anche perizie sulle intercettazioni, che condussero gli investigatori ad approfondire i rapporti tra l’imputato e Rinzivillo, che a sua volta è stato giudicato per i fatti dell’inchiesta “Druso”. Il presidente del collegio, il giudice Miriam D’Amore, ha avanzato istanza di astensione, per essersi già pronunciata su un altro filone scaturito dalla stessa indagine. Sarà il presidente del tribunale a valutare. L’imprenditore, già nel corso delle indagini, escluse qualsiasi sua vicinanza a gruppi criminali.