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Rabbia esercenti, "stanno distruggendo le nostre attività dopo il 12 maggio riapriamo"

Gela. Si ritengono “capri espiatori”, letteralmente sacrificati sull’altare di una zona rossa, che in sostanza tiene abbassate le saracinesche solo di quei commercianti che le regole le rispettano. Qu...

A cura di Redazione
08 maggio 2021 12:38
Rabbia esercenti, "stanno distruggendo le nostre attività dopo il 12 maggio riapriamo" - Commercianti, artigiani ed esercenti sono scesi in piazza lo scorso sabato
Commercianti, artigiani ed esercenti sono scesi in piazza lo scorso sabato
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Gela.Si ritengono “capri espiatori”, letteralmente sacrificati sull’altare di una zona rossa, che in sostanza tiene abbassate le saracinesche solo di quei commercianti che le regole le rispettano. Questa mattina, sostenuti dalle associazioni di categoria, diversi esercenti, artigiani e ristoratori locali, si sono radunati in piazza Umberto I. Avevano preannunciato l’intenzione di protestare, seppur senza alzare i toni, contro la proroga della zona rossa e delle loro chiusure. “Dopo il 12 maggio, noi riapriamo, succeda quel che succeda”, hanno detto. Non accetterebbero, infatti, altre restrizioni, dopo oltre un anno di riaperture a singhiozzo che stanno mettendo in seria difficoltà la tenuta dei conti di molte piccole aziende, con forti rischi per i posti di lavoro. Avevano già comunicato tutta la loro contrarietà al sindaco Lucio Greco e oggi pomeriggio pare sia in programma un nuovo incontro. Non accettano che mentre le loro attività rimangono chiuse per decreto, ci sia chi però ne approfitta, vendendo anche ciò che non si potrebbe e spaccando letteralmente un mercato locale già in fortissima crisi.

“Ci costringono a lasciare tutto”, ha detto qualche esercente intervenuto in piazza. Ristori dal governo ne hanno visti pochi e di certo non sono sufficienti a far respirare. Ora, sembrano pronti a tutto, pur di riaprire.

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