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Qui c'è un'oasi che sfida il tempo | La verità incredibile del Biviere di Gela che stupisce anche gli esperti

Scopri il Biviere di Gela, la più grande riserva costiera della Sicilia, dove natura, storia e leggende si intrecciano in un paesaggio unico.

A cura di Redazione
05 giugno 2025 15:00
Qui c'è un'oasi che sfida il tempo | La verità incredibile del Biviere di Gela che stupisce anche gli esperti - Foto: Alessandro451/Wikipedia
Foto: Alessandro451/Wikipedia
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Nel cuore della provincia di Caltanissetta, a pochi chilometri da Gela, si estende la Riserva Naturale Orientata Biviere di Gela, un'area protetta di straordinaria importanza ecologica e culturale. Istituita nel 1997, questa riserva custodisce il più grande lago costiero naturale della Sicilia, riconosciuto a livello internazionale per la sua biodiversità e per le leggende che lo circondano.

Un rifugio per la biodiversità

Il Biviere di Gela rappresenta una delle più significative zone umide del Mediterraneo, fondamentale per la sosta e la nidificazione di oltre 200 specie di uccelli migratori. Tra queste, spiccano il mignattaio, simbolo della riserva, la spatola, il falco di palude e diverse specie di aironi. La flora è altrettanto ricca, con la presenza di piante rare ed endemiche come la Leopoldia gussonei, una specie in pericolo di estinzione che cresce esclusivamente in alcune aree del litorale gelese.

Tra storia e leggenda

Oltre al suo valore naturalistico, il Biviere è avvolto da racconti affascinanti. Secondo Plinio il Vecchio, lungo le sue sponde si formavano lastre di sale, mentre Solino narrava di due sorgenti vicine: una che rendeva sterili le donne, l'altra che favoriva la fertilità. Nel XVII secolo, l'area fu trasformata in un allevamento di pesce, da cui deriva il nome "Biviere" (bevaio). Oggi, un antico casale restaurato ospita il centro visite della riserva, offrendo ai visitatori un viaggio tra natura e mito.

Curiosità: il ritorno del pollo sultano

Una delle storie più affascinanti legate al Biviere è quella del pollo sultano (Porphyrio porphyrio). Estinto in Sicilia negli anni '50, questo uccello dal piumaggio blu e zampe rosse è stato reintrodotto con successo nella riserva, diventando un simbolo della rinascita ecologica dell'area.

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