Gela. Manca l’ufficialità, ma a breve Palazzo di Città potrebbe ricevere il sì ad un finanziamento, complessivamente da trenta milioni di euro. Sembra infatti che le valutazioni dei tecnici del Ministero delle infrastrutture abbiano collocato in alto, nella graduatoria definitiva, due progetti presentati dall’amministrazione con il programma “Qualità abitare”, sul quale hanno puntato molto l’assessorato allo sviluppo economico, con il vicesindaco Terenziano Di Stefano, e lo stesso sindaco Lucio Greco. La giunta, a febbraio, aveva approvato la proposta avanzata dall’assessorato allo sviluppo economico, che puntava ad un totale di 45 milioni di euro. Alla fine, infatti, vennero inserite anche le carte del progetto del lungomare Gela-Manfria. Nelle prossime ore, tutto dovrebbe essere più chiaro, ma pare che il ministero abbia approvato gli stanziamenti, da quindici milioni ciascuno, per due progetti. Gli assi individuati dall’assessorato, coadiuvato dalla commissione sviluppo economico e da professionisti, toccano la riqualificazione di aree urbane, considerate da rilanciare.
Il primo progetto si estende su aree che da Settefarine passano per il mercato ortofrutticolo di Giardinelli, lo stadio “Presti” e l’ex scalo ferroviario (che è un importante sito archeologico e dovrebbe essere destinato a diventare un centro culturale). Il secondo punta alla riqualificazione di una vasta zona, sul lungomare Federico II di Svevia. Dall’Orto Pasqualello fino a via Vasile, spingendosi all’Orto Fontanelle, ai magazzini in passato usati dai pescatori e a strutture che sono state a disposizione di ordini ecclesiastici. Si prevede, tra le altre opere, un museo di arte contemporanea da realizzare in questo quadrante. Si ipotizzò di lavorare inoltre su Orto Pasqualello, da convertire in giardino botanico, idea sostenuta soprattutto dai grillini. Non sembrerebbe invece finanziato il lungomare Gela-Manfria, anche se occorre ancora un’indicazione ufficiale dal ministero. In quest’ultimo caso, ci sarebbe l’intenzione di provare con altre linee di finanziamento. I trenta milioni, in totale, sarebbero uno sbocco essenziale per nuovi cantieri pubblici.