Gela. Ha svolto attività legale in città senza, però, essersi mai abilitata alla professione. Una condanna a quattro mesi di reclusione è stata inferta ad Ettorina Nigrelli.
La donna avrebbe patrocinato alcune cause pur sapendo di non poterle seguire: stando agli atti del procedimento, non avrebbe mai superato l’esame d’abilitazione.
La condanna è stata emessa dal giudice Antonio Fiorenza su richiesta del pubblico ministero Giampiero Cortese.
“Dai nostri tabulati – ha spiegato in aula l’avvocato Gioacchino Marletta sentito in qualità di testimone – non risulta che la dottoressa Nigrelli si sia mai abilitata alla professione o, comunque, iscritta all’albo gestito dall’ordine degli avvocati”. L’attività svolta dalla professionista, quindi, sarebbe stata realizzata in maniera abusiva.
“In base alle ricerche effettuate – ha continuato l’avvocato Marletta – abbiamo scoperto che la dottoressa era stata iscritta soltanto all’albo dei praticanti di Milano. Non ci risulta altro. Le conferme ci sono arrivate direttamente dai colleghi milanesi”.
Analizzando gli elementi raccolti, il giudice Fiorenza ha confermato la richiesta di condanna giunta dal pubblico ministero Giampiero Cortese. L’accusa contestata all’imputata era d’esercizio abusivo della professione.
La donna si sarebbe occupata di alcuni procedimenti civili senza averne, comunque, i titoli. A poco sono valse le giustificazioni poste dalla difesa che non è riuscita ad evitare la condanna.