Gela. “Dato che il commissario Arena, già al momento del suo insediamento, ha tenuto a ringraziare Dio e Musumeci, allora vogliamo ricordargli che proprio in nome di Dio si moltiplicano pani e pesci e non si tagliano posti di lavoro né si tolgono i pasti caldi ai bambini delle scuole”. Il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice era alla protesta organizzata davanti al municipio, insieme ad altri sindacalisti e ai lavoratori dei servizi. La mobilitazione organizzata proprio dai sindacati è andata in scena davanti a Palazzo di Città. C’erano lavoratori e lavoratrici della refezione scolastica, delle strisce blu e del trasporto disabili, tutti servizi fermi o finiti sotto la scure dei tagli di bilancio. “Il commissario si sta dimostrando peggio di chi l’ha preceduto”, tuona uno dei lavoratori della sosta a pagamento. “Siamo al caos – prosegue – non partono neanche i servizi che assicurano introiti certi al Comune”. Dalle segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil è già partita una richiesta di incontro, indirizzata al nuovo prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani. “Il commissario ci ha snobbati per settimane – spiega il segretario provinciale della Filcams Nuccio Corallo – con queste decisioni produce un unico effetto, aggiungere disoccupati ad altri disoccupati. Questo la città non se lo merita”.
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Le lavoratrici della refezione scolastica sono praticamente davanti ad un numero. Non ci sono fondi per proseguire il servizio. “Dall’oggi al domani questo commissario ha deciso di toglierci la dignità – dice una delle lavoratrici in protesta – per noi, è l’unica risorsa economica disponibile”. Un clima molto teso mentre da Palazzo di Città, almeno fino ad ora, non giungono segnali di distensione.