Gela. Una potenziale lista da aggiungere all’alleanza del candidato a sindaco Terenziano Di Stefano. L’ipotesi è sul tavolo degli esponenti che si rivedono nell’area socialista e in quella progressista, non ancora collocati nel risiko per le amministrative. Ci sono stati diversi incontri nell’ultimo periodo. L’intenzione sarebbe di rafforzare l’alleanza di Di Stefano, che fa perno principalmente sui grillini, sui dem e sui civici. Il profilo assunto dall’agorà politica non li convinse del tutto, pure rispetto alle modalità di scelta del candidato a sindaco. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, “garante” di quel percorso, optò per l’ex vicesindaco, ritenendolo un punto di convergenza per tenere unite più anime, politicamente non proprio affini. Adesso, il duopolio Scerra-Cosentino che sta caratterizzando il centrodestra e la volontà di puntellare la candidatura dell’agorà, potrebbero indurre socialisti, progressisti, esponenti sindacali e della società civile, a dare manforte a Di Stefano.
Lo storico dirigente socialista Piero Lo Nigro, che è stato nella rosa dei potenziali papabili per la corsa a sindaco proprio insieme a Di Stefano, l’ex segretario dem Guido Siragusa ma anche il segretario Cgil Ignazio Giudice, hanno più volte affrontato la questione. Le interlocuzioni non mancano e potrebbero appunto portare ad un sostegno concreto, con o senza una lista. Il centrosinistra tradizionale, al pari del centrodestra, in queste amministrative risulta piuttosto frammentato. Non a caso, corre per la carica di sindaco anche un dirigente dem di lungo corso come Miguel Donegani, ma senza il sostegno del partito. Tra i progressisti, nessuno sembra intenzionato a lasciare campo libero al centrodestra: arretrare ancora di più potrebbe avere conseguenze politiche rilevanti. Ieri, proprio Di Paola ha ribadito che “Gela è un modello”, un laboratorio politico per il campo progressista. Le urne diranno quanto possa effettivamente pesare.