Gela. Le dimissioni del sindaco Lucio Greco, ormai ufficiali, mutano gli equilibri in aula consiliare. Gli esponenti di centrodestra Gabriele Pellegrino e Salvatore Scerra hanno invitato tutti a votare comunque la sfiducia. Sono stati netti, “lezioni di moralità e legalità non ne prendiamo da nessuno”, l’hanno più volte ribadito riferendosi a quanto detto dal capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli. La progressista Paola Giudice conferma la linea del centrosinistra.
“Non ho mai ricevuto o chiesto niente – ha detto – non appoggio questa giunta. Il sindaco si è dimesso, così come abbiamo chiesto. Allora, chi dobbiamo sfiduciare? Per rifarsi una verginità non basta cambiare partito. Io le posso solo dare le lezioni di coerenza”. Le parole di Giudice confermano che la sfiducia viene meno. Non ci sono i voti necessari. I civici di “Una Buona Idea” hanno ribadito che “la discussione politica viene interrota dalle dimissioni”. “Sfiduciare un sindaco che ha già rassegnato le dimissioni è accanirsi contro un uomo”, ha detto il civico Sincero. Anche Orlando ha condiviso nella sua dichiarazione di voto. “Non sono per l’accanimento terapeutico. Il sindaco si è dimesso. Abbandono l’aula”.
