Gela. Nel continuo andirivieni di tagli, che secondo il governo regionale che li ha decisi verranno comunque “sanati” (forse in altre programmazioni), ci sono ancora progetti del “Patto per il Sud” che possono trasformarsi in cantieri. Negli uffici del Comune, come è risaputo, mancano personale e soprattutto rup. Uno dei tanti anelli deboli, probabilmente decisivo per il treno perso dei finanziamenti. Si tenta comunque di porre rimedio e già prima dell’emergenza sanitaria, il settore lavori pubblici (quello che forse risente di più dell’assenza di personale) aveva proceduto a nominare professionisti esterni, con il compito di supportare i pochi rup del Comune. Sono stati individuati in un elenco, appositamente formato dopo avviso pubblico. Il dirigente Emanuele Tuccio conferma quegli incarichi e ha adeguato i disciplinari che dovrebbero condurre all’affidamento vero e proprio delle attività. In totale, sono dodici i professionisti esterni. L’architetto Adriano Marchisciana per gli interventi in via Cairoli, la società Europrogetti srl per via Recanati e via Venezia, l’architetto Antonio Buccheri per viale Mediterraneo, l’architetto Paolo Marchisciana sul progetto di via Tevere, il geometra Alessandro Paparello per via Borca di Cadore, l’ingegnere Nuccio Cannizzaro e l’architetto Roberto Scudera per gli interventi ad Albani Roccella, l’architetto Giuseppe Bellavia per via Ventura, l’ingegnere Gaetano Federico sul progetto di “Officina della gioventù”, i geometri Alessandro Paparello ed Emanuele Vella per via Niscemi e piazza Eleusi, l’avvocato Evita Lorefice a supporto del procedimento dei lavori di via Navarra e l’ingegnere Stefano Sammartino per i lavori a San Sebastiano (il professionista di recente è stato individuato anche per far parte del gruppo di lavoro di “Agenda Urbana”).
Dovrebbero collaborare con i rup e snellire l’iter di progetti, già finanziati (salvo nuovi tagli), ma senza che i cantieri siano ancora partiti.
