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Presunti rapporti irregolari tra spa e altre società, chiuse indagini: confermato sequestro da 3 milioni

Gela. Secondo i pm della procura e i militari della guardia di finanza, i rapporti tra un’importante società per azioni del territorio, la Sital impianti, e diverse aziende satelliti, sarebbero sorti...

A cura di Rosario Cauchi
05 aprile 2025 18:30
Presunti rapporti irregolari tra spa e altre società, chiuse indagini: confermato sequestro da 3 milioni -
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Gela. Secondo i pm della procura e i militari della guardia di finanza, i rapporti tra un’importante società per azioni del territorio, la Sital impianti, e diverse aziende satelliti, sarebbero sorti solo per concretizzare operazioni fiscali irregolari, al fine di eludere la normativa, generando una presunta evasione da oltre tre milioni di euro. Le indagini che toccarono sei coinvolti sono state chiuse. L’azienda, che ha sede legale a Roma, è stata al centro di verifiche condotte dagli inquirenti al pari di quelle che fornirono servizi e prevalentemente manodopera. Stando alle accuse, si sarebbe trattato di rapporti solo fittizi, incentrati su una “sovrafatturazione” delle prestazioni. I coinvolti e i loro legali invece hanno escluso anomalie, ritenendo che le prestazioni furono sempre reali e ricostruite dalla documentazione al vaglio degli inquirenti. Il gip, in fase di indagini, dispose il sequestro preventivo di un ammontare di poco superiore ai tre milioni di euro, pari all’entità delle presunte imposte evase. Il provvedimento, lo scorso anno, fu confermato dai giudici del riesame. Una decisione analoga è arrivata dalla Corte di Cassazione. Le motivazioni dei giudici romani sono state rese pubbliche. Non è stato accolto il ricorso avanzato nell’interesse di una dei coinvolti, amministratore di diritto della spa. La procura generale ne ha chiesto il rigetto e per i giudici di Cassazione, come riportato nelle motivazioni, non sono emersi elementi per accogliere le indicazioni difensive.

Secondo i magistrati romani, “il Tribunale non ha utilizzato espressioni di stile o stereotipate, ma, sulla base degli atti di indagine puntualmente indicati, con riferimento a ciascuna società emittente le fatture, ha evidenziato come esse erano prive di beni strumentali; avevano avuto una breve operatività; avevano emesso fatture per importi ingenti nei confronti della Sital immediatamente dopo la costituzione; non avevano adempiuto agli obblighi tributari o l’avevano fatto in maniera del tutto incompleta; erano amministrate da soggetti legati tra loro da rapporti parentali e che non avevano ricevuto compensi per l’attività gestoria; tutte le società erano state interessate da procedure di liquidazione, arrivando ad essere definitivamente cancellate dai registri pubblici”, così scrivono i giudici di Cassazione. Nel ricorso invece le difese ribadiscono che quelli tra la spa e le altre società sarebbero stati rapporti effettivi di fornitura. Nelle motivazioni, viene inoltre precisato che i “conti della società risultano essere stati dissequestrati”.

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