Porto, comitato lancia l'appello alle istituzioni: "Il 2026 deve essere l'anno dei lavori"
Il comitato da anni è impegnato in iniziativa volte a superare continui stalli e ritardi che si susseguono
Gela. "Il 2026 deve essere l'anno del porto rifugio, con i lavori". Il comitato locale, attraverso il presidente Massimo Livoti, rivolge un appello alle istituzioni, in questo ultimo giorno del 2025. "Il 2026 si apre con la speranza e la determinazione che sia finalmente l’anno decisivo per l’avvio dei lavori di riqualificazione del porto. Da troppo tempo la nostra città attende risposte concrete per la rinascita di uno dei suoi asset strategici. Il porto rappresenta un’opportunità non solo per il rilancio economico e occupazionale, ma anche per restituire dignità e sviluppo a un’intera area del nostro territorio. Il nostro appello è chiaro: chiediamo alle istituzioni locali, regionali e nazionali di mantenere gli impegni presi. È il momento di trasformare promesse e progetti in cantieri aperti. I cittadini gelesi meritano un porto moderno, funzionale e sicuro, capace di valorizzare la vocazione turistica, commerciale e peschereccia della città", fa sapere Livoti. Il comitato da anni è impegnato in iniziativa volte a superare continui stalli e ritardi che si susseguono. L'intenzione dell'Autorità portuale sembra quella di dare, finalmente, una svolta, dietro sollecitazioni dell'amministrazione comunale e dello stesso comitato. "Il comitato continuerà a vigilare, proporre e stimolare il dibattito pubblico, con l’unico obiettivo di veder rinascere il nostro porto, simbolo di speranza e futuro per le prossime generazioni", conclude Livoti.
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