‘’Portiamo a casa Fatìma’’, mobilitazione per l’ultimo viaggio della ‘’ragazza delle treccine’’

 
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Gela. La “Ragazza delle Treccine” non c’è più. La conoscevano tutti con questo nomignolo, Fatìma, giovane donna originaria del Gambia, scomparsa mercoledì all’ospedale Vittorio Emanuele a causa di un brutto male.

E adesso amici e parenti lanciano una gara di solidarietà per il suo ultimo viaggio, quello che la riporterà nella sua terra di origine, dove il marito vuole seppellirla.

Fatima era in città da poco, qui aveva raggiunto Khoutouba, il suo sposo e si era costruita una vita piena. Entrambi integratissimi nella Parrocchia di Regina Pacis, erano circondati dall’affetto dell’intera comunità.

L’immagine che tutti ricordano è quella di una Fatima sempre sorridente e sempre disponibile a fare le tipiche treccine africane a chi glielo chiedesse.

La malattia però era in agguato e l’ha tradita in un momento di enorme gioia, subito dopo aver scoperto di aspettare un bimbo. Poi i primi dolori, le analisi, il ricovero in ospedale e la terribile scoperta.

Il male l’ha portata via in poche settimane, e ora per il suo ultimo viaggio, il ritorno nella sua Africa, la famiglia ha bisogno dell’aiuto di tutti i gelesi. C’è bisogno di un sostegno economico per le spese relative a questo viaggio, al pagamento del funerale e al rimpatrio della salma. Chi può e chi vuole può dare un aiuto.

Chi volesse aiutare Fatìma per il suo ultimo viaggio può rivolgersi alla comunità parrocchiale di Regina Pacis e dare il suo contributo, oppure fare una donazione sulla raccolta online attivata su GofundMe dagli amici di Fatìma, che in queste ore ha già ricevuto diversi contributi.

Clicca qui per andare alla raccolta fondi

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