Polo tecnologico "Sinapsi", approvati atti: "Un'opera per lo sviluppo, rimarrà di proprietà comunale"
L'atto ha ottenuto il voto di tutti i consiglieri presenti, in totale sedici
Gela. L'aula consiliare si è confrontata con il progetto del polo tecnologico Sinapsi, sostenuto dall'amministrazione comunale, dall'università Kore, da Sicindustria ed Eni, che ha autorizzato il rilascio di dieci milioni di euro dalle compensazioni. Fondi che si aggiungono ai dieci milioni ministeriali, ottenuti con bando che ha consentito di selezionare il progetto. "Questa volta, è stata Eni ad essersi accodata al nostro progetto e questo è prova del valore. Inizialmente, Eni aveva partecipato al bando ma con progetti non selezionati e poi ha deciso di sostenere il nostro", ha detto il riferimento di Sicindustria Gianfranco Caccamo. Francesco Castelli dell'università Kore, che ha seguito tutto l'iter, ha illustrato i particolari del progetto, proposto pubblicamente per la prima volta in aula consiliare. La ricerca sulle nuove tecnologie e lo sviluppo di attività imprenditoriali sono alla base di un polo che viene visto in continuità con "Macchitella Lab", l'ex casa albergo Eni riconvertita alla formazione universitaria con un progetto sostenuto dagli stessi partner. L'atto portato in aula prevede l'acquisizione delle aree in contrada Brucazzi, dove sarà realizzata la struttura. "Il polo rimarrà di proprietà del Comune", ha precisato Castelli. Diversi consiglieri di maggioranza, dai civici Giudice e Faraci al pentastellato Castellana e ancora il dem Orlando, hanno sottolineato l'importanza del progetto per un territorio segnato dalla crisi economica e occupazionale ma che vuole adesso favorire "la restanza" dei giovani "che vogliono studiare e lavorare nel loro territorio di origine", ha riferito il sindaco Di Stefano. Bonifiche, innovazione tecnologica, una visione che non sia solo di monocommittenza Eni, sono tutti aspetti che convincono l'aula. In apertura, i consiglieri di opposizione Cosentino e Di Benedetto hanno chiesto una verifica sulle modalità di convocazione della seduta, ritenendo che i tempi non siano stati rispettati, per la procedura d'urgenza. La richiesta di rinvio non è stata accolta. Il presidente Giudice è il segretario Curaba hanno ribadito il rispetto dell'iter dettato per la convocazione. Quello di "Sinapsi" è stato un percorso molto lungo e complesso. Già due anni fa, gli atti arrivarono in aula consiliare "ma la procedura era da rivedere sulla base della norma regionale che permette di acquisire aree ex Asi come quella di Brucazzi", ha indicato il sindaco. L'allora amministrazione Greco, con assessore al ramo proprio Di Stefano, fu parte di un tavolo tecnico e legale, per gli adempimenti necessari su "Macchitella Lab" e "Sinapsi" (per l'ente comunale l'incarico fu assegnato all'avvocato Evita Lorefice). In questi mesi, il segretario generale Curaba e il sindaco hanno voluto finalizzare tutte le attività, con tavoli tecnici costanti, dando incarico al funzionario comunale Lombardo. Gli autonomisti hanno dato il loro assenso con il consigliere Lupo. Dall'opposizione, il consigliere Cosentino ha ricordato che il progetto "finalmente permette di destinare le risorse delle compensazioni verso la giusta destinazione. Ringrazio la senatrice Craxi e l'assessore Tamajo, che sono intervenuti per favorire lo sblocco dei fondi". Una linea confermata dalla leghista Di Benedetto. "Quest'amministrazione ha creduto nel progetto, bisogna avere onestà intellettuale", ha aggiunto. Il Movimento cinquestelle, con il consigliere Tomasi, ha indicato il progetto come "storico". "Si dà una possibilità vera ai giovani", ha continuato. Pieno sostegno dalla dem Alabiso. L'atto ha ottenuto il voto di tutti i consiglieri presenti, in totale sedici.
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