Gela. Gli atti ritornano ai pm della procura nel caso di due legali del foro locale. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, lo scorso giugno, hanno infatti deciso per l’annullamento della sentenza di assoluzione che era stata emessa in primo grado nei confronti degli avvocati Giuseppe Fontanella e Luigi Fontanella. Erano accusati di usura ai danni dell’imprenditore Salvatore Greco, a sua volta assolto dall’accusa di calunnia. La decisione che riguarda l’imprenditore è stata confermata in appello, con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. Sui legali, invece, i giudici di appello, come confermato nelle motivazioni da poco depositate, ritengono che non ci fossero gli estremi per contestare l’usura, ma che i pm gelesi dovranno invece valutare l’ipotesi dell’estorsione contrattuale. Dopo la decisione del gup del tribunale di Gela, che al termine del giudizio abbreviato aveva assolto i legali, sono stati i pm della procura e la parte civile ad impugnare, rivolgendosi ai magistrati nisseni di secondo grado.
Fu Greco a denunciare presunte richieste di compensi professionali da parte dei due professionisti, ritenuti del tutto sproporzionati. I legali sono rappresentati dall’avvocato Filippo Spina. L’imprenditore invece è assistito dall’avvocato Rosario Pennisi.