Gela. Acqua sui pazienti ricoverati presso l’Hospice del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Due stanze sono state dichiarate evacuate e i pazienti trasferiti in altri locali.
Secondo le prime indiscrezioni si è temuto il cedimento del soffitto in due stanze di degenza. Sarebbe stato il direttore del reparto del trattamento delle cure palliative e della terapia del dolore, Gianpaolo Alario, a dichiarare momentaneamente “inagibili” due delle sei stanze di degenza disponibili e ordinare il trasferimento dei due pazienti ancora prima di avvisare la direzione dell’Azienda sanitaria provinciale retta dal commissario Vittorio Virgilio e il direttore del presidio ospedaliero di via Palazzi, Luciano Fiorella.
L’indice accusatorio è puntato contro i lavori di trasferimento e adeguamento dei reparti per realizzare il dipartimento di Pediatria, al terzo piano della struttura ospedaliera.
Una fuoriuscita di acqua dal soffitto ha creato situazioni di panico e, secondo i bene informati, il disappunto da parte dello stesso Giampaolo Alario di recente nomina a componente del coordinamento regionale delle Cure palliative e della terapia del dolore, con decreto firmato dall’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In verità, da alcuni mesi il presidio ospedaliero è interessato da costanti interventi di trasferimento delle unità operative e dei servizi sanitari.
Provvedimenti voluti dal commissario Virgilio, affidati ad un’impresa di Catania, che in diverse occasioni sono stati oggetto di polemiche da parte delle organizzazioni sindacali di categoria e degli stessi pazienti disturbati da “improvvisati” cantieri di lavoro tra le corsie.
La chiusura delle due stanze di degenza dell’Hospice è stata solo temporanea. Stamattina dopo un sopralluogo la situazione è tornata alla normalità, anche se i rumori del cantiere di lavoro al piano superiore proseguono e creano ulteriori disagi.
“La presenza di manodopera per i lavori in corso, in maniera molto vicina alle aree di degenza – scrivono Alario e Antonio Iozzia (ufficio tecnico dell’ospedale) – provoca inevitabilmente qualche disagio nelle attività assistenziali… E’ quanto si è verificato all’interno dell’Hospice dell’ospedale. Rumori fastidiosi per i pazienti ricoverati, provocati dai lavori in corso nella zona adiacente all’Hospice hanno determinato la decisone di spostare i pazienti interessati in altre stanze libere e nelle stesse condizioni, decisione accolta favorevolmente dai pazienti e familiari”.
Nella precisazione il dirigente dell’Hospice e il responsabile dell’ufficio tecnico del presidio ospedaliero hanno preferito ignorare la perdita d’acqua dal soffitto, smentendo quanto affermatomi in un colloquio chiarificatore.