Picchiava e minacciava la convivente e le figlie, arrestato cinquantenne

 
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Gela. Un altro caso di maltrattamenti in famiglia, lesioni, e violenza sessuale. Squadra mobile e commissariato hanno posto fine ad una serie di abusi e violenze nei confronti di una donna rumena di 31 anni, e delle sue figlie minori.

Ieri è stato arrestato Giuseppe Capizzello, 50 anni, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale Veronica Vaccaro su richiesta del pm Laura Seccacini.

La donna, dopo avere subito anni di angherie, ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino grazie all’insistenza della polizia, che è riuscita a farla sentire protetta. In quell’appartamento di via Gioffrè succedeva di tutto. La scoperta è avvenuta quasi per caso. La squadra mobile si era recato a casa di Gioffrè per un interrogatorio ma una volta entrati dentro hanno trovato la convivente che presentava evidenti ematomi sulle  braccia. La donna, in lacrime, confessava di essere stata vittima di violenze da parte  del convivente che maltrattava anche le due figlie minori  di 12 anni 12 e  4  anni 4, percuotendole con pugni e schiaffi. La rumena ha raccontato di essere stata  colpita con testate e calci. Capizzello le avrebbe lanciato contro anche utensili per i futili motivi, le impediva di uscire di casa dietro la costante ma velata minaccia di ripercussioni anche contro le figlie, la costringeva con la forza, a subire rapporti sessuali. Malgrado fosse stata allontanata per motivi di sicurezza dell’abitazione, l’indagato l’avrebbe minacciata di morte, cercandola anche in Romani e contattando suoi familiari e minacciando anche loro di vendette.

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