Perizia compostaggio per vendita a Srr: Di Stefano, "su Timpazzo tutelerò diritti del Comune"
Il ciclo rifiuti dovrebbe progressivamente confluire nella gestione unica della Srr4 e della controllata Impianti Srr, che oltre al servizio rifiuti porta avanti il sistema di Timpazzo, compreso l'impianto Tmb. Di Stefano vuole comunque piena chiarezza
Gela. Le tensioni istituzionali non sono mancate negli anni. Questa mattina, però, i sindaci dell'ambito e i vertici dell'Ato rifiuti, in municipio a Gela, pare abbiano intrapreso una linea sostanzialmente comune. L'impianto di compostaggio di Brucazzi, di proprietà di Ato in liquidazione, sarà sottoposto a perizia per valutarne il costo di vendita. Sarà la Srr4, presieduta dal sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, a farsi carico della valutazione tecnica. Le recenti procedure di gara, bandite da Ato, sono andate deserte, per un valore a base d'asta non inferiore ai quattro milioni e mezzo di euro. Il sistema di Brucazzi è destinato alla stessa Srr, che dovrebbe poi affidarlo all'in house Impianti Srr, società che già gestisce la piattaforma integrata di Timpazzo. Si dovrà definire l'esatto prezzo di vendita. Questa mattina, all'assemblea Ato hanno partecipato tutti i sindaci, a eccezione del primo cittadino di Mazzarino. I sindaci Di Stefano e Conti (per il Comune di Niscemi) hanno rimarcato la necessità che il compostaggio torni pienamente attivo, così da ridurre drasticamente le spese per il conferimento, attualmente effettuato in altri impianti. Il Cga, inoltre, in settimana, è stato chiaro, attraverso la motivazione emessa su ricorso Ato: la contesa sulle vasche esauste di Timpazzo, A-B e C-D, va risolta nel senso che l'intera area risulta di proprietà del Comune di Gela e non dell'Ato. La prossima settimana si terrà un tavolo tecnico in Regione, presso il dipartimento acqua e rifiuti, per affrontare il tema. Bancheri, sulla scorta della decisione del Cga, ha già ufficialmente richiesto il trasferimento delle vasche proprio alla Srr. "Come Comune di Gela - sottolinea il sindaco Di Stefano - mi riservo azioni legali per il riconoscimento di somme o di benefici per l'ente, dato che l'area è di proprietà del Comune. Quando ci fu il trasferimento da Ato alla Srr mancò il coinvolgimento del Comune, che è proprietario. Il nostro ente, per i conferimenti in discarica, non può pagare le stesse tariffe previste per gli altri Comuni soci, che non sono proprietari. Vogliamo analizzare per intero la sentenza del Cga, anche per capire se il Tmb e la vasca E siano, a loro volta, di proprietà del Comune di Gela. Metterò tutto in discussione". L'ente gelese, come precisato dai giudici del Cga, dispose solo la gestione delle vasche, inizialmente in favore di Ato, ma senza mai concedere il diritto di proprietà. Il ciclo rifiuti dovrebbe progressivamente confluire sotto l'egida della Srr4 e della controllata Impianti Srr, che oltre al servizio rifiuti porta avanti la piattaforma di Timpazzo, compreso l'impianto Tmb. Compostaggio e vasche dismesse, a loro volta, sono ormai destinate al medesimo contesto. L'intento del commissario Ato Lucisano e degli organi di controllo, infine, non può che essere la graduale chiusura della liquidazione. A breve, l'assemblea Ato sarà chiamata all'approvazione dei bilanci 2023 e 2024. Le intese sembrano possibili e l'accelerazione si è manifestata in queste ultime settimane, con la posizione dei sindaci sostenuta espressamente anche dal primo cittadino gelese Di Stefano, che vuole vederci chiaro intorno a Timpazzo e alla proprietà. Il Comune di Gela ha un peso decisivo negli equilibri dell'Ato e della Srr4.
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