Gela. E’ da sempre uno dei principali sintomi del malessere della burocrazia comunale. Mancano i responsabili unici dei procedimenti e quei pochi che sono disponibili, devono necessariamente sobbarcarsi maggiori oneri e più incarichi, compresi quelli delle loro funzioni tra i settori dell’ente. E’ inevitabile che tutto ciò vada a gravare su procedure importanti, come quelle di diversi progetti del Patto per il Sud e di iter finanziati con le compensazioni minerarie. Come se non bastassero gli inconvenienti che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni, con il culmine del taglio dei 33 milioni di euro che coprivano buona parte dei progetti, in municipio arriva un altro cambio in corsa. E’ stato disposto un rimescolamento dei rup, dopo il trasferimento del funzionario Santi Nicoletti al settore ambiente, dove svolge anche le mansioni di direttore dell’esecuzione del contratto per il servizio rifiuti. Un sovraccarico che lo ha spinto a lasciare l’incarico di rup che aveva assunto per i progetti dell’Orto Pasqualello, dell’area a Nord del museo, di Porta Vittoria e del sistema di illuminazione della pista ciclabile. Il dirigente del settore lavori pubblici Emanuele Tuccio ha assegnato all’ingegnere Salvatore Lombardo l’incarico di rup nei progetti dello stadio di Marchitello e dell’Orto Pasqualello. L’architetto Mario Cernigliaro si occuperà dell’area a nord del museo e di Porta Vittoria. Il progetto dell’illuminazione della pista ciclabile è invece stato assegnato al geometra Giuseppe Catania.
Il dirigente Tuccio, nel provvedimento, richiama uno “stato di stallo” che andava comunque superato, per evitare ulteriori ritardi che già gravano pesantemente su procedure che sono ancora sotto stretta osservazione da parte della Regione e al centro di un braccio di ferro politico. Lo stesso dirigente spiega che “il settore lavori pubblici ha subito una rilevante contrazione di personale tecnico già dalla seconda metà del 2019”. Non un buon auspicio per un municipio che dovrebbe puntare a salvaguardare i finanziamenti concessi.