Passaggio alla Città metropolitana di Catania, silenzio Regione: “Andremo fino alla Corte Costituzionale”

 
0

Gela. È uno dei punti programmatici che consentì di finalizzare l’accordo politico tra l’attuale assessore Filippo Franzone, insieme al suo gruppo da qualche mese confluito in “Sud chiama nord”, e il sindaco Terenziano Di Stefano. Questa mattina, in giunta, è arrivato il voto favorevole alla proposta di affidare un incarico legale per completare le procedure di passaggio della città dal Libero Consorzio di Caltanissetta alla Città metropolitana di Catania. Ci fu anche un referendum, con esito favorevole, che però ad oggi non ha mai trovato riscontro dal governo regionale. “Riteniamo vada sollevata una questione di legittimità costituzionale, pensiamo ci siano tutte le condizioni – dice Franzone da sempre impegnato in questa iniziativa già da quando guidava il Comitato per lo sviluppo dell’area gelese – abbiamo scritto alla Regione, a novembre, proprio per finalizzare le procedure di passaggio. Non c’è stata una risposta e per noi ci sono gli estremi per adire le vie giudiziarie. Ringrazio tutti gli assessori che hanno votato favorevolmente e il sindaco, così come la maggioranza e gli alleati. Questo è un punto importante e lo avevamo presentato ai nostri elettori nella fase che poi ha portato alle urne per le amministrative”. Franzone quindi ottiene una piena apertura dall’amministrazione comunale.

“Saranno poi i magistrati a decidere – precisa l’assessore – non possiamo certamente prevedere quale tipo di determinazione arriverà. Intanto, era importante arrivare all’affidamento di un incarico legale, proprio finalizzato ad agire avverso il silenzio della Regione”. A novembre, per sollecitare la conclusione della procedura, missive ufficiali erano state inviate, tra gli altri, alla presidenza della Regione e all’assessorato delle autonomie locali. Riscontri non ce ne sono stati e così l’obiettivo è arrivare davanti alla Corte Costituzionale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here