Passa bilancio dell’Ato senza il Comune di Gela: municipio vuole i dati degli ultimi tre esercizi

 
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Panebianco si è difeso dalle accuse

Gela. Passa il bilancio di esercizio dell’Ato Cl2 in liquidazione, ma senza il Comune di Gela. Nessun rappresentante del municipio, a fine luglio, ha partecipato all’assemblea convocata dal commissario liquidatore dell’Ambito Giuseppe Panebianco. Il documento finanziario, però, è ugualmente stato approvato, con il voto favorevole dei sindaci dei Comuni che, in totale, rappresentano oltre il 40 per cento delle quote del capitale sociale. Dal municipio, dopo aver chiesto un primo rinvio di circa un mese (che ha fatto slittare la successiva convocazione a fine luglio), è pervenuta una nota con la quale si giustifica l’assenza. Non c’erano né il sindaco Lucio Greco né l’assessore Grazia Robilatte. I pareri favorevoli rilasciati dal collegio sindacale e dal revisore legale dell’ente hanno comunque indotto l’assemblea a dire sì al documento finanziario. Da tempo, però, i rapporti tra Ato e Comune corrono sul filo dei debiti. Il municipio deve ancora saldare somme che sono lievitate, nel corso del tempo, fino a raggiungere i circa sedici milioni di euro. Un’esposizione enorme per Palazzo di Città e l’intesa ufficiale non c’è ancora. L’ex giunta Messinese tentò di chiudere il cerchio, ma l’accordo non venne mai ratificato. In linea di massima, il maxi debito dovrebbe essere coperto con la gestione della fase post-mortem delle vasche della discarica Timpazzo, tutta a carico del Comune, oltre al versamento delle somme maturate solo di recente. Su queste basi, ha lavorato anche il commissario straordinario Rosario Arena. Ad oggi, però, non c’è nessun accordo e nei mesi scorsi l’Ato ha dato mandato ad un legale, che si è rivolto al tribunale delle imprese di Palermo, con l’obiettivo di recuperare le somme. Il magistrato ha assegnato un termine per tentare di chiudere un accordo tra le parti.

L’assenza del Comune di Gela all’assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio dell’Ato non è passata inosservata, anche perché con una delle note inviate dal municipio è stata chiesta la trasmissione dei dati contabili dei bilanci degli ultimi tre esercizi dell’Ato. Il rapporto debiti/crediti tra Ato e Palazzo di Città è uno degli aspetti più delicati, anche se i bilanci dell’ente guidato dal commissario liquidatore Giuseppe Panebianco sono comunque pubblici e riportati in quelli del Comune. Nel verbale dell’assemblea, si legge che “il revisore legale dell’Ato ha comunicato di aver effettuato la circolarizzazione delle conferme dei crediti e dei debiti per quanto attiene all’esercizio 2018 e di non aver avuto riscontro alcuno da parte degli uffici comunali competenti”. Rispetto ai bilanci 2016 e 2017, inoltre, viene precisato che “sono stati regolarmente approvati e, in ottemperanza alla normativa vigente, i rispettivi crediti e debiti sono stati asseverati con i verbali del 25.07.2018 e dell’11.09.2018 dai componenti dell’organo di revisione dell’ente comunale e dal revisore legale dell’Ato ambiente”.

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