Gela. Aveva accettato la corte del Gela perché voleva regalare l’ennesima promozione ai colori che ama. Daniele Pandolfo è tra i più delusi per la mancata finale play off di Promozione. Il pareggio dello Zia Lisa a Catania chiude la stagione tra tanti rimpianti. Non a caso domenica, al fischio finale, era tra i più inconsolabili.
“Sapevamo che sarebbe stata dura su quel campo e così è stato – ammette – la promozione se la meritava la società, noi calciatori e staff tecnico ed i tifosi. E’ dura da accettare”.
Ci teneva, eccome alla promozione in Eccellenza. Il 3 maggio 2015 a San Cataldo era stato tra i protagonisti della cavalcata che ha portato il Gela in finale contro il Troina, battuto 1-0 con il gol di Saro Genova. Questa volta l’epilogo è stato diverso e come al solito, senza peli sulla lingua, ammette che il Gela avrebbe dovuto vincere direttamente il campionato, o quantomeno arrivare secondo. “Non dovevamo essere a questo punto – dice – volevamo vincerlo direttamente ma se non arrivi neanche secondo diventa complicato”.
Difficile che possa rimanere ancora in biancazzurro.” Gela è la mia seconda città, sapete quanto ci tenevo a regalare un’altra gioia a me stesso ma soprattutto ai tifosi. Mi è dispiaciuto saltare diverse partite per infortunio. Non so se rimarrò. Viaggiare spesso, il lavoro, devo valutare diverse cose. Per ora devo metabolizzare questo verdetto, c’è troppa amarezza…”.