Palazzo Sillitti Bordonaro | Il gioiello ottocentesco di Caltanissetta e la curiosità che nessuno immagina
Palazzo Sillitti Bordonaro di Caltanissetta: storia, architettura e un dettaglio curioso custodito tra i marmi nobili.
Nel cuore di Caltanissetta, lungo l’elegante Corso Umberto I, si staglia il maestoso Palazzo Sillitti Bordonaro, costruito nel 1858 dall’architetto Giuseppe Di Bartolo per la potente famiglia Sillitti‑Bordonaro, protagonisti dell’economia solfatara. Questo edificio ottocentesco a tre piani fu concepito per mostrare prestigio e ricchezza: la facciata in bugnato, le ampie finestre strombate e il portale monumentale comunicano un messaggio di potere nobiliare che affascina ancora oggi i passanti.
Architettura signorile e saloni da aristocratici
Il progetto di Giuseppe Di Bartolo, autore di altri edifici civili rilevanti a Caltanissetta (Provinciale, Benintende, Lanzirotti), conferì al palazzo un linguaggio neorinascimentale miscelato a dettagli eclettici ottocenteschi.
All’interno, il piano nobile si racconta attraverso grandi saloni affrescati, decorazioni in stucco, boiserie eleganti e lampadari in vetro di Murano. Per un lungo periodo la struttura ospitò la sede locale della Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele, conferendole una funzione pubblica prima di ritornare a casa privata.
Curiosità
Tra gli aneddoti legati al palazzo c’è la presenza delle antiche Case dell’Auristuto, edifici padronali inglobati nella facciata: abitazioni precedenti demolite e ricomposte insieme al nuovo edificio nobiliare. Questo stratagemma urbanistico porta tuttora a vedere sul prospetto originale due differenti altezze delle finestre, narrazione visibile della storia costruttiva stratificata di Caltanissetta.
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