Padre accusato di violenza sessuale sul figlio, giudizio rimane in assise: respinte eccezioni

 
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Gela. Il procedimento rimane incardinato davanti ai giudici della Corte d’assise di Caltanissetta. Non è stata accolta l’eccezione avanzata dai difensori di un quarantenne ritenuto responsabile di violenza sessuale a danno del figlio, all’epoca dei fatti con meno di dieci anni. A gennaio, quando partirà l’attività istruttoria vera e propria, sarà sentita la madre del bambino, ex moglie dell’imputato. Sarebbe stata lei ad aver avuto i primi sentori e a segnalare. I difensori dell’imputato avevano invece richiamato l’eventuale competenza del tribunale di Gela, che però decise di trasmettere gli atti proprio all’assise, a seguito dell’età del minore.

I legali di parte civile, gli avvocati Eleanna Parasiliti Molica e Giovanni Di Giovanni, in rappresentanza della madre e dei nonni del bambino, si erano già opposti a tutte le eccezioni difensive, compresa quella sulla competenza della Corte. I giudici inoltre valuteranno nel prosieguo se ci sara’ l’esigenza di risentire il piccolo, gia’ audito in fase di incidente probatorio. Ci sarebbe, secondo le parti civili, un problema di qualità dei supporti sui quali venne registrata la prima audizione, proprio nell’incidente probatorio. Ragione che farebbe propendere per un nuovo esame ma che le difese contestano. In aula si tornerà a gennaio.

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