Gela. Dopo 23 anni dalla sua realizzazione è stato inaugurato l’ossario comunale del cimitero di Farello. Situato tra le sezioni 2 e 3 che presto ospiteranno nuove confraternite, ha una superficie di 77 metri quadrati e una profondità di cinque metri.
Al suo interno finiranno i resti dei cadaveri esumati dopo dieci anni dalla loro sepoltura e non richiesti dai rispettivi familiari. Ieri, per la prima volta in città, le ossa di 14 defunti sono stati buttati nell’ossario comune.
Saranno solo i primi di una lunga lista che per agevolare l’avanzata delle confraternite, con nuove cementificazioni all’interno del cimitero di contrada Farello, non potranno rimanere inumati in particolari sezioni.
Con l’esattezza le esumazioni già decise sono 187 e investono le sezioni 1-2-3-4-5-6. A loro posto sorgeranno 12 confraternite. Prima di lasciare spazio al cantiere di lavoro e alle ditte incaricate a cementificare, le aree dovranno essere bonificate. L’intervento che prevede l’esumazione e l’eliminazione di lapidi e croci, oltre allo spargimento dello zolfo per purificare il terreno, è monitorato dal personale dell’Azienda sanitaria provinciale.
Due sanitari dell’Ufficio Igiene dell’Asp, rispettivamente Gaetano La Bella e Roberto Cannizzo, ieri hanno verificato la correttezza dei lavori, alla presenza di Baldassarre Samà, custode della struttura di contrada Farello. Una decina di operatori, minuti di badile, hanno scavato a mano per recuperare le ossa che hanno avuto due diversi epiloghi. Quelle indicate e riconosciute dai rispettivi familiari troveranno una degna sepoltura altrove.
Tutti gli altri, invece, andranno a riempire la fossa comune di cemento armato come previsto dalla legge. Nonostante tutto sono state collocate delle tabelle per invitare i cittadini a fare richiesta per recuperare in tempo le spoglie dei cari passati a miglior vita. Nel frattempo le esumazioni proseguono con una media di 10 interventi al giorno.