Gela. Rimane in carcere il ventinovenne Rocco Grillo, arrestato negli scorsi giorni dagli agenti di polizia e da quelli della mobile, che in uno stabile, nel quale il giovane risiede, hanno ritrovato un ordigno esplosivo, pare di tipo artigianale. E’ scattato il sequestro e l’ordigno è stato fatto brillare, nell’area di una cava. Conteneva circa un chilo di materiale esplosivo. Il ventinovenne, difeso dall’avvocato Marina Di Dio, questa mattina si è presentato dal giudice. L’arresto è stato convalidato, con la conferma della custodia cautelare in carcere. La difesa ha subito chiesto una misura diversa dalla detenzione. Per i pm, però, ci sono tutte le condizioni che la giustificano. L’ordigno è stato trovato nel corso di un’ampia attività di controllo del territorio, durata tre giorni.
Gli investigatori non escludono che potesse essere usato per altre azioni. Grillo, che in passato è stato coinvolto nell’indagine “Smart”, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa valuterà il possibile riesame.