Gela. La città potrebbe ospitare corsi universitari per lo studio e la ricerca archeologica e l’innovazione ambientale. Ad affermarlo è il sindaco Domenico Messinese che ha incontrato Alessandro Morselli, docente di Economia politica e referente del polo universitario telematico “Unitelma-Sapienza”.
Secondo il primo cittadino sarebbe possibile finanziare il progetto con una parte dei 32 milioni di euro relativi alle opere di compensazione del protocollo d’intesa sottoscritto a novembre 2014 al Ministero per lo Sviluppo economico con il management Eni che con un investimento da 2,2 miliardi di euro mira a realizzare una raffineria ecologica, aumentare l’attività di estrazione di gas e bonificare il territorio.
“Esiste una clausola tra le compensazioni delle opere di riconversione annunciate dal colosso energetico del cane a sei zampe – sottolinea il sindaco Messinese – che consente di avviare collaborazioni con le università per attivare studi su tematiche inerenti la green economy nel nostro territorio”.
L’amministrazione comunale ha incontrato il referente del polo universitario telematico di via Feace in occasione della lezione sulla “Innovazione e ambiente” tenuta da Piergiuseppe Morone, ordinario di Politica economica e presidente del corso di laurea magistrale presso l’ateneo “Sapienza” di Roma. Durante l’incontro è stato possibile evidenziare l’impegno di Eni nel territorio per sviluppare nuova economia dopo la dismissione della linea produttiva di raffinazione del petrolio. Eni ha già realizzato una camera a temperatura costante all’interno del museo, dove sono esposti i componenti della nave arcaica restaurata in Inghilterra.
