Gela. Nove presenti, alla ripresa dei lavori d’aula, e niente numero legale per votare contratto e atti Ghelas. Dopo lo stop temporaneo per approfondire la documentazione pervenuta nel corso della giornata, l’aula non si è pronunciata. Toccherà alla giunta, nelle prossime ore, deliberare una proroga, ormai inevitabile. “A questo punto – dicono i consiglieri civici Rosario Faraci e Davide Sincero e inoltre Valeria Caci e Paola Giudice – auspichiamo che la giunta vari una proroga almeno fino a dicembre, per dare maggiori certezze ai lavoratori. Noi abbiamo provato ma non è stato possibile, con questi numeri. Il parere dei revisori è comunque non favorevole e certamente non può bastare che la burocrazia comunale dia rassicurazioni senza metterci in condizioni di conoscere per tempo anche gli atti trasmessi in corso di giornata. È evidente inoltre che c’è stata l’assenza di una parte politica”. Il richiamo è principalmente al centrodestra. Alla chiamata finale del presidente Sammito ha risposto anche il consigliere FdI Salvatore Scerra, ora candidato a sindaco per “Alleanza per Gela”, in aula insieme agli alleati Salvatore Incardona e Diego Iaglietti. In aula, è rimasto il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli. Durante il dibattito sono stati presenti i civici Rosario Faraci e Davide Sincero, gli autonomisti Valeria Caci e Diego Iaglietti, il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli, Luigi Di Dio di Azione, Vincenzo Cascino della Dc, Paola Giudice del Movimento cinquestelle e il centrista Salvatore Incardona. Al rientro, non si è però raggiunta la soglia minima di dieci presenze.
Qualche tensione si è registrata tra i lavoratori Ghelas che hanno assistito, in attesa di una decisione sul contratto che però non c’è stata. Dovrà essere la nuova amministrazione ad occuparsene mentre nelle prossime ore quella attuale dovrà disporre la proroga tecnica. Quella in essere scade proprio oggi.