"Nonostante il dissesto diamo risposte alla città", amministrazione: "FdI pensi a sanità e musei"
Se il sindaco era in cerca di una prova politica, l'ha trovata con la compattezza dell'amministrazione, ancora una volta piuttosto distante dagli orizzonti del centrodestra, che sta alzando il tiro in città, ponendosi in un'opposizione ancora più netta
Gela. In luogo di una verifica politica, che se arriverà di certo verrà collocata in una fase successiva, il sindaco Di Stefano e la sua amministrazione si mettono alla prova dell'unità, facendo muro, compatto, davanti alle critiche, anche pesanti, che in questi giorni sono arrivate da esponenti di centrodestra, da ultima il consigliere FdI Sara Cavallo, che ha parlato di una “città lasciata all'incuria”. “La città si trova, da oltre due anni, in una condizione di dissesto economico superiore ai 100 milioni di euro, aggravato da un profondo dissesto organizzativo, con una grave carenza di dirigenti, funzionari e istruttori. Nonostante questo scenario, complesso e difficile, l’amministrazione in questo primo anno di mandato ha messo in campo interventi straordinari, tali da far percepire alla città una condizione di normalità che non corrisponde alla realtà di un Comune in dissesto. Abbiamo scelto di mettere da parte le logiche politiche – dicono Di Stefano e tutti i componenti della sua amministrazione comunale - per rimboccarci le maniche e lavorare in prima persona. È stato rinnovato il contratto con Ghelas, che oggi rappresenta un supporto fondamentale per i servizi e per gli interventi sul territorio, anche grazie alle nuove forze, seppur temporanee, che stanno dando un contributo concreto. È stato instaurato un rapporto di programmazione con le aziende che operano sugli impianti cittadini, superando la logica degli interventi a saltare del passato. Sulle strade cittadine siamo consapevoli che restano ancora criticità, ma tutte le somme disponibili sono state spese per sistemare il sistemabile e i lavori continuano senza sosta. Allo stesso tempo, abbiamo avviato una progettualità di oltre 60 milioni di euro, che nei prossimi anni cambierà radicalmente il volto della città”. Un bilancio, più amministrativo che politico, volto a confermare l'azione della giunta del “modello Gela”. “Sul fronte del decoro urbano, sono già visibili i risultati, abbiamo ripiantato e rifiorito il lungomare, avviato gli interventi in via Venezia e nel centro storico, restituendo alla città un’immagine nuova e più dignitosa. Per quanto riguarda il rapporto con i cittadini, respingiamo con decisione ogni accusa di distanza o arroganza. Ogni giorno – aggiungono - incontriamo centinaia di persone, ascoltando i loro bisogni e raccogliendo le loro istanze. La nostra parola d’ordine è chiara, nessuna distanza con i cittadini”. Vengono ripresi passaggi che sono stati caratteristica della campagna elettorale e della linea programmatica. Davanti alle accuse del consigliere meloniano Cavallo, dall'amministrazione controbattono chiedendo più attenzione dal governo regionale e nazionale. “Allo stesso tempo, ci aspettiamo dal consigliere Cavallo, esponente di Fratelli d’Italia, un’attenzione più oculata verso questioni che riguardano direttamente il governo nazionale di cui il suo partito fa parte. A partire dalla sanità. Per la nostra città non si registra alcun intervento concreto ma solo annunci di riduzioni; passando ai due musei cittadini, ancora chiusi, fino ai siti archeologici, che quest’estate sono stati lasciati nel più totale abbandono. Solo grazie all’intervento del Comune si è riusciti ad aprire due aree archeologiche in occasione di alcuni eventi, restituendo almeno in parte un patrimonio che dovrebbe essere tutelato e valorizzato da chi ha le competenze dirette per farlo. Riteniamo – concludono - quindi che sia più opportuno occuparsi in prima battuta di queste gravi mancanze, piuttosto che rivolgere critiche a un’amministrazione che, nonostante il dissesto e le difficoltà organizzative, ha dimostrato con i fatti di saper lavorare e programmare per il futuro della città”. Se il sindaco era in cerca anche di una prova politica, l'ha trovata con la compattezza dell'amministrazione, ancora una volta piuttosto distante dagli orizzonti del centrodestra, che sta alzando il tiro in città, ponendosi in un'opposizione ancora più netta.
In foto Di Stefano insieme ad alcuni assessori
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