"Non è un congresso per pochi", azzurri rilanciano: "Non ci sono mancusiani e non mancusiani"

I berlusconiani non vogliono gettare al macero i numeri dello scorso anno, con la lista delle amministrative risultata prima in assoluta in termini di voti

10 agosto 2025 11:25
"Non è un congresso per pochi", azzurri rilanciano: "Non ci sono mancusiani e non mancusiani" -
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Gela.  "Abbiamo dimostrato che questo non è un congresso per pochi intimi, come ha detto qualcuno". Gli azzurri cercano di ripartire, "cambiando registro". L'avvocato Calogero Giardina, l'ex assessore Nadia Gnoffo, Rocco Di Caro, hanno voluto far passare una "linea identitaria". "Il partito lo apriremo alla città, con la segreteria", ha spiegato Giardina. I berlusconiani non vogliono gettare al macero i numeri dello scorso anno, con la lista delle amministrative risultata prima in assoluta in termini di voti. Nel campo di centrodestra, i liberali hanno calcato la mano sulle differenze tra l'area e l'attuale amministrazione comunale del "modello Gela". "Una nuova classe dirigente", questo è l'obiettivo di Forza Italia. Un progetto concreto di centrodestra è stato richiamato da Alario di "Rinnova", "con l'apertura al civismo". Il parlamentare Ars Michele Mancuso, stratega azzurro e chiaramente punto di riferimento, nel suo intervento ha anzitutto voluto ringraziare l'uscente Vincenzo Pepe. "La dialettica interna in un partito è assolutamente normale - ha detto il parlamentare - non ci sono mancusiani e non mancusiani. Siamo abituati al dialogo. Il governo Schifani sta dando risposte anche a Gela, con il dissalatore. Ho apprezzato l'evoluzione di questi giorni di alcuni esponenti del partito. Romano non può non essere parte integrante del partito. Se la politica non viene vista come rapporti umani, diventa saccheggio. Tra nord e sud della provincia non c'è differenza. Nei prossimi mesi, la Provincia metterà in campo interventi per le scuole del territorio e per la viabilità del sud del territorio. La politica dei partiti deve capire che per fare le cose non bisogna essere onorevoli. Ci vuole buona volontà. Cirignotta proseguirà il lavoro di Pepe. Siamo una realtà di amici e amiche. La politica deve ritornare tra la gente. Noi siamo opposizione alla giunta Di Stefano. Si può essere amici ma non soci. Siamo leali verso la città, come nel caso della norma sulle royalties. L'impegno nel sociale per noi è essenziale".


In foto Giardina, Pepe e Mancuso

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