Gela. Entro giovedì il quadro sarà più chiaro, forse anche in una prospettiva strettamente politica. L’assessore Maurizio Melfa, nominato dal sindaco Domenico Messinese con l’avvento della giunta ter, nei prossimi giorni potrebbe fornire nuove tracce. Per ora, si limita ad ammettere contatti con il leghista Alessandro Pagano. “La Lega? Non ho alcuna tessera – dice – non c’è stata nessuna adesione. E’ vero, con Pagano c’è un rapporto fatto di stima reciproca. L’ho sostenuto alle politiche, perché credo in due pilastri, l’onestà e la capacità. Per il resto, non c’è altro”. L’assessore, in questo periodo, è impegnato soprattutto nel tentativo di assicurare le necessarie migliorie allo stadio comunale “Vincenzo Presti”, dopo gli impegni assunti allo scopo di evitarne l’inagibilità. “Il piano triennale delle opere pubbliche? – continua – anche su questo versante, giovedì ci saranno maggiori certezze”.
L’isolamento della giunta. Melfa, però, si è accorto che i rapporti tra l’amministrazione comunale e l’assise civica continuano ad essere turbolenti, con una giunta isolata, soprattutto sul fronte politico. Anche venerdì scorso, il vicesindaco Simone Siciliano, in aula sulla questione Eni, è stato accerchiato dal fuoco delle trincee, arrivato sia dai banchi del centrodestra sia da quelli del centrosinistra. Melfa, fin dal suo insediamento a dicembre, ha cercato di riattivare i canali di confronto con i consiglieri, anche se al momento la strategia non ha portato i risultati attesi, perlomeno se ci si attiene a quello che capita tra i banchi dell’assise. Seppur a denti stretti, proprio Melfa lo conferma. “Isolati? Sì, l’ho notato”. L’assessore rinvia a giovedì, forse uno dei primi snodi cruciali per la giunta ter.
Pagano: fervente cattolico che si alleerebbe con il diavolo in persona pur di rimanere a galla.
Il concetto di coerenza ideologica evidente a personaggi del genere non si applica.
Ma Salvini lo sa?
Tarino De Noci