Gela. Gesù è nato e morto povero, mentre il consumismo ha trasformato il Natale in una caccia al materialismo. E in un contesto di crisi anche la chiesa vuole dare l’esempio. Come? Niente festoni nuovi per il presepe
e soprattutto aiuto concreto a chi ha bisogno anziché le tradizionali candele per celebrare la ricorrenza di Santa Lucia. Lo ha deciso il vicario foraneo Grazio Alabiso, che sta cercando di sensibilizzare i fedeli, partendo dai più giovani, ad un approccio diverso nei confronti dei più bisognosi. Monsignore Alabiso ha invitato i fedeli a non comprare candele, destinando le stesse offerte a famiglie bisognose. “A volte il nuovo non significa che sia il bello – ha detto padre Alabiso in una intervista all’emittente Canale 10– perché si insegue l’effimero. Viviamo in un momento drammatico, non solo nella nostra città e bisogna stringersi l’uni agli altri”. Il vicario ha esortato la politica a fare di più. “La giunta e gli assessori devono continuare ad avere lo stesso coraggio dimostrato in questi mesi – ha detto – basta con i litigi anche in Consiglio comunale. Si pensi al bene della collettività. Hanno una grande responsabilità nei confronti della comunità”.