Gela. Nella maggioranza del sindaco Lucio Greco sono tanti i movimenti in corso. Rimane l’enigma “Liberamente” (al momento più fuori che dentro) e anche in casa Forza Italia si registra l’addio di un pezzo importante, il capogruppo Luigi Di Dio, del tutto in dissenso con il deputato regionale Michele Mancuso, grande sponsor politico della giunta Greco. E’ inevitabile che anche fuori dal municipio, ci sia chi osserva la situazione, anche con una certa preoccupazione. “Le diatribe interne – dice Pino Federico di DiventeràBellissima – fanno perdere opportunità alla città. C’è bisogno di progettazione e di arrivare ai finanziamenti, che ci sono. Sono dispiaciuto per questa situazione, soprattutto per la città”. L’ex deputato regionale non è mai stato troppo tenero con la giunta Greco e tre anni fa, in campagna elettorale, ha sostenuto la coalizione, a guida leghista. Però, davanti alle ultime evoluzioni in municipio, non pare così tranchant. “A differenza del Pd, che ha sostenuto Greco e l’ha portato alla vittoria, per poi pentirsene e scusarsi con la città, la nostra opposizione non sarà mai strumentale. E’ facile scusarsi, dopo aver sostenuto un progetto politico e averlo abbandonato, quando non conveniva più. E’ la stessa cosa che fece il Movimento cinquestelle, con l’allora giunta Messinese. Noi stiamo seguendo tutti i progetti per la città che arrivano in Regione. Questa amministrazione va aiutata e noi, a Palermo, per i progetti, ci siamo. Siamo disponibili sia come DiventeràBellissima che come Avanti Gela. Pd e Movimento cinquestelle, piuttosto che criticare, dovrebbero muoversi per portare risorse vere alla città. A noi, non interessano le chiacchiere”. Federico, però, tiene a precisare che non c’è nessun filo diretto con il sindaco e con la sua amministrazione. “Non è mai arrivata una richiesta di collaborazione – aggiunge – tre anni fa, abbiamo perso le elezioni e siamo all’opposizione. Abbiamo perso contro una coalizione che era insieme solo per arrivare alla vittoria, anche con un’alleanza innaturale, come quella tra Pd e Forza Italia, che infatti si è rotta subito. Le coalizioni andrebbero costruite per governare in maniera stabile. Questo, però, non significa che il nostro gruppo non sia interessato al bene della città, per i progetti e per i finanziamenti. A Palermo, stiamo lavorando con il presidente Nello Musumeci. Speriamo che il progetto del nuovo ospedale possa arrivare ad approvazione. Anche i lavori per il porto rifugio vanno sbloccati. Chi parla di una Regione che ha voluto tagliare i 33 milioni di euro del “Patto per il Sud”, solo per danneggiare la città, fa populismo. Quei fondi sono stati definanziati perché non c’erano progetti cantierabili. Era stato concesso un ulteriore termine di sei mesi, ma non è stato sfruttato. E’ stato spiegato anche dai giudici del Cga. Se arrivano progetti cantierabili, la Regione autorizza i fondi. La prova evidente sta nel fatto che sui beni culturali, con progetti cantierabili, sono stati finanziati i lavori del Museo del mare e quelli di riqualificazione del museo regionale. I lavori sono in corso”.
La vicenda dei dirigenti dimissionari e la carenza di organico, in municipio, sono passaggi che Federico ritiene assai delicati. “C’è stato un errore di fondo – dice ancora – chi guida un’amministrazione comunale, già al momento dell’insediamento in municipio, deve avere un quadro preciso delle risorse presenti nei vari uffici e nei settori. Questo non è stato fatto. Così, ci sono settori strategici come l’urbanistica e i lavori pubblici, che soffrono di evidenti carenze di personale. Anche ai concorsi per dirigenti rispondono in pochi. Bisognerebbe chiedersi come mai nessuno voglia venire in municipio. Queste sono considerazioni che toccano a chi guida l’amministrazione comunale. Anzi, bisogna complimentarsi con tutti i dipendenti comunali, che con una pianta organica del tutto in emergenza, riescono comunque a portare avanti le attività”. Federico, che in consiglio comunale, in quota DiventeràBellissima, ha come riferimento il consigliere Gabriele Pellegrino, un’ultima considerazione la fa, anche in vista della corsa alle regionali. “Candidato? Faccio parte di un gruppo che da anni trova riscontro in città – conclude – sono sempre stato il candidato più votato, a livello locale. Se mi venisse chiesto, darei la mia disponibilità, perché mi interessa aiutare la città. C’è bisogno di un cambiamento netto, che passi dal ritorno in città di tanti giovani, che stanno facendo bene fuori dalla Sicilia. Sono loro che possono invertire la rotta e dobbiamo fare di tutto per creare le condizioni ideali. Quando sono entrato in DiventeràBellissima non ho chiesto nulla per me, ma solo garanzie per la città e per i progetti. Non mi interessa illudere nessuno. La gente ci giudicherà per quello che facciamo”.