Gela. Il gip del tribunale ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Mario Calabrese. Non ci furono irregolarità nelle procedure amministrative collegate al progetto “Gela casa”, finito al centro di diverse denunce, sporte dall’ex proprietario di una delle aree espropriate per progetti di edilizia economica e popolare. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di nove villette residenziali. Partirono denunce su presunte incompatibilità e conflitti di interesse, anche in municipio, fino ad ipotizzare l’abuso d’ufficio, che il gip ha però escluso. Anche un provvedimento del consiglio comunale finì sotto segnalazione, su iniziativa sempre dell’ex proprietario che denunciò. L’indagine non proseguirà perché non ci sono condizioni per individuare possibili illeciti. L’archiviazione, così come chiesto dalle difese, tocca quindi l’ex sindaco Domenico Messinese, l’allora assessore all’urbanistica Francesco Salinitro, l’ex segretario generale del Comune Pietro Amorosia, i dirigenti Orazio Marino ed Emanuele Tuccio, i funzionari comunali Angelo Casa e Giacomo Cascino, l’ex presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, gli allora consiglieri Guido Siragusa, Antonino Biundo, Carmelo Orlando, Romina Morselli, Sandra Bennici, Vincenzo Cascino e Cristian Malluzzo.
Tutte le difese hanno contestato l’opposizione all’archiviazione, proposta dal legale dell’ex proprietario, l’avvocato Antonino Ficarra. Una linea seguita dai legali Giacomo Ventura, Salvatore Arancio, Venere Salafia e Vincenzo Battaglia, certi dell’assenza di qualsiasi elemento per ipotizzare irregolarità amministrative. Anzi, sono stati presentati atti a conferma della regolarità di tutte le procedure amministrative e delle decisioni dell’assise civica.