Gela. Cercheranno di arrivare alla tregua interna (anche se non sarà facile viste le distanze quasi incolmabili) e non è da escludere che l’ultima parola sul candidato a sindaco spetti ai portavoce all’Ars e al parlamento. Tra i grillini, soprattutto nell’ultimo periodo, ha ripreso quota il nome di Simone Morgana. Il consigliere comunale uscente pare ancora l’opzione preferita almeno da una parte degli attivisti locali. Tre anni fa poteva già essere schierato per la corsa alla poltrona di primo cittadino (poi venne individuato Domenico Messinese e l’epilogo non è stato affatto roseo). Morgana potrebbe essere un candidato sostenuto dall’area pentastellata che si rifà proprio ai portavoce, dal deputato regionale Nuccio Di Paola al senatore Pietro Lorefice. L’avvocato inoltre continua ad avere un canale privilegiato con il gruppo del deputato regionale Giancarlo Cancelleri. Nonostante il suo nome spunti spesso nei pronostici elettorlai, lui però si tira fuori. Lo fa per l’ennesima volta, dato che già all’indomani della sfiducia all’ex sindaco Domenico Messinese era stato individuato come nuova proposta pentastellata da presentare alla città.
“Mi fa piacere che tanti me lo chiedano, anche fuori dal movimento – dice – ma la decisione è già presa. La candidatura a sindaco non è un mio obiettivo. Non mi ripresenterò neanche per il consiglio comunale”. Una risposta che non lascia troppi spazi di manovra. Morgana, ex capogruppo in consiglio comunale, non sarà della partita e i cinquestelle dovranno trovare soluzioni alternative che mettano d’accordo i filo-portavoce e gli attivisti del meetup.
Ne sentiremo la mancanza