"Nel centrodestra guerra interna", Di Paola: "Rilancio Provincia, giunta? Vedremo chi ci sosterrà"
Di Stefano e gli alleati si avvicinano alla prova delle provinciali di secondo livello, ben consci che avrà inevitabili ripercussioni negli equilibri politici cittadini, senza trascurare la scadenza delle prossime regionali

Gela. Da martedì inizia l'ultimo miglio che porta alle urne delle elezioni provinciali di secondo livello, previste per il 27 aprile e destinate al voto solo di sindaci e consiglieri comunali del territorio. Il sindaco Terenziano Di Stefano è in lizza per la presidenza del Libero Consorzio di Caltanissetta, nella sfida con i due rivali, entrambi di centrodestra, Walter Tesauro, primo cittadino di Caltanissetta, e Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi. Di Stefano ha presentato la sua “Alternativa”, supportata dai partiti progressisti e da diversi movimenti civici. Anche questa volta, uno dei sostegni più consistenti arriva dal vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, che come lo scorso anno per le amministrative, pure in questa tornata elettorale, comunque anomala, ha puntato sul sindaco. “Mi pare evidente che il centrodestra sia diviso in maniera netta – precisa – un ente intermedio come il Libero Consorzio non si può amministrare e rilanciare con le guerre interne. L'alternativa che proponiamo con Di Stefano, invece, si fonda sulla compattezza di un progetto per tutto il territorio provinciale. Così come per il Comune di Gela, anche per il Libero Consorzio le difficoltà non mancheranno, a partire dal poco personale e dalla riattivazione di tanti servizi bloccati durante gli anni di commissariamento”. Dalla prossima settimana, a conclusione delle festività pasquali, si intensificheranno gli incontri e le verifiche interne. Di Paola e Di Stefano, insieme agli alleati, in questo periodo hanno avuto confronti con sindaci e consiglieri dei Comuni del territorio provinciale. Il progetto del “modello Provincia” ha convinto altre forze di centrosinistra, come Italia Viva, che in città è opposizione a Di Stefano. Sono nell'alternativa i nisseni di "Area civica". L'intesa pare possibile pure con il laboratorio “PeR” del segretario regionale Miguel Donegani, che ha aperto dopo un appello dello stesso Di Paola. “Mi sono rivolto a tutte le forze che non si rivedono nel centrodestra – aggiunge il vicepresidente Ars del Movimento cinquestelle – stiamo costruendo un fronte che per ora guarda alle provinciali. Dopo il 27 aprile, inizieremo ragionamenti ulteriori. La giunta comunale a Gela? Prima, dobbiamo capire chi darà un effettivo apporto al progetto per la Provincia. Non bastano le parole ma servono i fatti concreti”. Il coordinatore regionale pentastellato, come ha fatto in altre occasioni, non intende entrare nel particolare della geografia politica cittadina. Donegani, accogliendo il suo invito, ha spiegato che “PeR” sarà nel “modello Gela” e nel “modello Provincia”, purché il perimetro sia chiaramente di centrosinistra, “senza Mpa, Azione e Sud chiama nord”. Soprattutto gli autonomisti, in questo frangente, non si scoprono troppo. “Cosa farà l'Mpa? Bisogna chiederlo a loro – conclude Di Paola – non entro in questioni che riguardano altri partiti”. Di Stefano e gli alleati si avvicinano alla prova delle provinciali di secondo livello, ben consci che avrà inevitabili ripercussioni negli equilibri politici cittadini, senza trascurare la scadenza delle prossime regionali.