Nasce una nuova collaborazione tra la biblioteca comunale di Gela e la biblioteca diocesana di Agrigento

Gela. Un importante passo avanti per la cultura siciliana: prende ufficialmente il via la collaborazione tra la Biblioteca Comunale di Gela e la Biblioteca Diocesana di Agrigento. L’annuncio è arrivato oggi, al termine di un incontro istituzionale tenutosi presso la sede della biblioteca gelese, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Gela, Peppe Di Cristina, e del direttore della Biblioteca Diocesana di Agrigento, il professor Alfonso Cacciatore. L’evento è stato arricchito da un gesto simbolico e significativo: la Biblioteca Diocesana ha donato alla controparte gelese una selezione di volumi, tra cui spicca una preziosa edizione della Divina Commedia in sei volumi pubblicata da Fabri, segno tangibile dell’inizio di una sinergia culturale destinata a durare nel tempo. La nuova alleanza nasce con l’intento dichiarato di promuovere la condivisione del patrimonio librario, la cooperazione nella progettazione di iniziative culturali comuni e il rafforzamento delle relazioni tra le istituzioni bibliotecarie del territorio. Non solo uno scambio di libri, ma l’avvio di un percorso condiviso di crescita e valorizzazione del sapere.
«Questa collaborazione rappresenta un primo passo verso la costruzione di un progetto bibliotecario nel Mediterraneo» – ha dichiarato l’Assessore Di Cristina – «L’obiettivo è quello di trasformare le biblioteche in luoghi vivi, dinamici, capaci di dialogare con il territorio e con altre realtà culturali della regione e oltre».
Il professor Cacciatore ha sottolineato l’importanza di «una rete culturale che non si limiti alla conservazione, ma che sappia rinnovarsi, educare e ispirare, costruendo ponti tra generazioni e comunità».
La notizia è stata accolta con entusiasmo da cittadini, studenti e operatori culturali, che vedono in questa collaborazione una concreta opportunità di crescita e arricchimento per il territorio. In cantiere già le prime iniziative congiunte, tra cui mostre bibliografiche, incontri con autori, letture pubbliche e percorsi formativi. Un segnale forte di come la cultura, quando condivisa, diventi strumento di coesione e sviluppo.