Gela. Nel 2023 sono state oltre mille le persone che hanno perso la vita sul lavoro. Nei primi tre mesi di quest’anno si contano nel triste elenco delle denunce all’Inail 191 vittime . Senza tenere ancora conto delle altre vittime. Non numeri, ma persone morte nei cantieri, nelle fabbriche, negli impianti, lungo la strada. L’ultimo incidente si è verificato proprio ieri intorno all’ora di pranzo. Sono 5 gli operai deceduti calanadosi all’interno di un tombino lungo la statale 113 che collega Casteldaccia a Palermo, mentre un sesto operaio è attualmente ricoverato in condizioni gravissime. Questo è il drammatico bilancio dell’ennesimo incidente sul lavoro, avvenuto ad appena cinque giorni dopo il primo maggio.Neanche un mese fa, il 9 aprile l’esplosione nella centrale idroelettrica del Lago di Suviana in provincia di Bologna, che ha provocato sette vittime.
Proprio in occasione della festa dedicata ai lavoratori l’Inail ha aggiornato i dati sugli incidenti mortali. Sono 191 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 151 in occasione di lavoro (3 in più rispetto a marzo 2023: +2%) e 40 in itinere (8 in meno rispetto a marzo 2023) .Le denunce di infortunio totali crescono dello 0,4% rispetto a marzo 2023. Erano, infatti, 144.586 a fine marzo 2023, nel 2024 sono passate a 145.130.
“Non basta più stare vicini alle famiglie e organizzare giornate di sciopero, è arrivato il momento di dire basta- dichiara Ignazio Giudice segretario regionale CGIL- dobbiamo insistere affinchè le aziende facciano una formazione continua e costante prima che gli operai inizino a lavorare. Mentre all’interno dei cantieri servono controlli seri e rigidi. Solo così può abbassarsi il numero di incidenti e morti.”
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo una scala di colori : la Sicilia si trova in zona Gialla con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.