Gela. Fuori e dentro Palazzo di Città, l’attenzione è alta sugli esordi dell’amministrazione Faraci. Livio D’Aleo e Santo Vicari, in questo periodo, stanno valutando i primi passi mossi dal sindaco e dalla sua giunta, al pari di quelli dell’assemblea cittadina mazzarinese. “La campagna elettorale è finita da tempo. I consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, che tutti assieme rappresentano la città, dovrebbero avere la sensibilità di portare all’interno del consiglio comunale, problematiche di un certo spessore, come quella dell’acqua, che in questi giorni sta generando notevole preoccupazione nei nostri cittadini. In merito al problema dell’acqua, invece di limitarsi a comunicati stampa, i nostri rappresentanti, i consiglieri comunali, hanno la possibilità di portare la questione all’interno dell’aula consiliare, dove può essere discussa e affrontata con la serietà e l’attenzione che merita, dando le giuste comunicazioni, delucidazioni e rassicurazioni alla città,. Per questi motivi, ci permettiamo di suggerire, senza invadere il campo di nessuno, un consiglio comunale monotematico. Vorremmo ricordare che il regolamento prevede che un quinto dei consiglieri possa richiedere la convocazione dello stesso per trattare temi di rilevante importanza. Il tempo dei proclami dovrebbe essere finito. Ognuno dei nostri rappresentanti, rivestendo il ruolo istituzionale che la città democraticamente gli ha attribuito, con le elezioni dell’8 e 9 giugno, deve iniziare a svolgere il proprio lavoro con un forte senso di responsabilità e impegno. La politica non può ridursi a una serie di dichiarazioni pubbliche. E’ necessario lavorare all’interno delle istituzioni per ottenere risultati concreti. Vorremmo ricordare che per i prossimi cinque anni hanno il diritto-dovere di amministrare Mazzarino e di affrontare i problemi della stessa in modo costruttivo e produttivo. Invitiamo ad a un sano dialogo e alla collaborazione. Tuttavia, è essenziale che chi ha l’onore e l’onere di rappresentare i cittadini nel consiglio comunale utilizzi tutti gli strumenti istituzionali a sua disposizione per contribuire realmente alla risoluzione dei problemi della nostra comunità”, spiegano. Nello specifico viene valutata anche l’attuale Ztl insieme al provvedimento sugli orari di chiusura delle attività.
“Abbiamo notato una certa confusione nell’emanazione delle ordinanze sindacali, come nel caso di quella sulla limitazione degli orari di chiusura degli esercizi commerciali, successivamente annullata e riformulata il giorno dopo. o sulla Ztl, con la chiusura che va dalle ore 21 alle ore 6 del giorno dopo. Ci chiediamo e vogliamo suggerire al sindaco, se non l’ha fatto, se ha sentito l’esigenza di incontrare i titolari degli esercizi commerciali interessati e quali proposte o soluzioni hanno trovato assieme. Per esempio, con l’attuale ordinanza che determina la chiusura dalla via Santa Lucia alla via Marconi, dalle ore 21 alle ore 6 del mattino, per tutti i sette giorni della settimana, come farà il cittadino che si deve recare a lavoro a raggiungere gli esercizi commerciali, bar, tabacchi, panifici, che si trovano nel percorso interessato all’ordinanza sindacale? Anche perchè, chi dovrebbe far rispettare l’ordinanza sulla Ztl visto che gli ausiliari del traffico, rimasti in poche unità, non lo hanno più nei propri compiti. La delibera delle mansioni superiori è scaduta il 30 giugno e ancora non è stata rinnovata. Suggeriamo di provvedere al rinnovo prima possibile, anche perchè le unità di polizia municipale in organico sono solo due. Ancora vogliamo far riflettere il sindaco e la sua amministrazione comunale, se veramente a Mazzarino tutti i giorni ci sia tanta “movida”, che giustifichi questi orari per tutti i giorni della settimana. Proponiamo al sindaco di farsi una bella passeggiata dalle 21 in poi per rendersi personalmente conto della grande confusione che si ha ogni sera. Estendere l’ordinanza fino alle ore 6 del mattino e per tutti i sette giorni delle settimana ci sembra esagerato e per questo motivo invitiamo il sindaco e l’amministrazione comunale a rivedere l’ordinanza in discussione e ci permettiamo di suggerire, se è possibile, di ridurre l’orario dalle 6 del mattino alle 3 del mattino e di ridurre i giorni della settimana, solo il venerdì, sabato e domenica o addirittura solo sabato e domenica. Queste decisioni contrastanti creano disorientamento e incertezza tra i cittadini e tra gli operatori commerciali, ci permettiamo di dare suggerimenti sempre nel rispetto dei ruoli che i cittadini ci hanno voluto dare. Siamo sempre pronti ad offrire suggerimenti o consigli costruttivi per il bene della nostra comunità. Queste considerazioni sono volte a stimolare un dibattito costruttivo e a promuovere una gestione più efficace e più efficiente per il benessere della comunità”.