"Modello Gela è solo una coalizione di centrosinistra", Pellegrino: "Con Tesauro e FI per coerenza"
Nel centrodestra, i due candidati riceveranno voti da consiglieri gelesi, tra i più ambiti nel sistema di voto ponderato. Con Tesauro e FI, è in corsa per il consiglio provinciale l'attuale esponente di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino

Gela. Le urne di domenica, per le elezioni provinciali di secondo livello, saranno una verifica politica non solo per la tenuta del “modello Gela” del sindaco Di Stefano, che si presenta alla testa di un'alleanza progressista e civica, ma anche per il risiko interno al centrodestra, con due candidati alla presidenza, il sindaco di Caltanissetta Tesauro, supportato da FI e “Grande Sicilia”, e il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti, con l'apporto di FdI, Lega, Dc e Noi moderati. Proprio nel centrodestra, i due candidati riceveranno voti da consiglieri gelesi, tra i più ambiti nel sistema di voto ponderato. Con Tesauro, nella lista di Forza Italia, è in corsa per il consiglio provinciale l'attuale esponente di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino. “Il modello Gela? Non esiste più – sottolinea – si tratta di una coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco Di Stefano. Basta leggere le dichiarazioni di un dirigente di “Grande Sicilia”, della quale fa parte l'Mpa, per capire subito che non ci sarà il voto a Di Stefano nonostante gli autonomisti siano nella sua giunta, in città. Per parlare di modello politico bisognerebbe avere una coalizione con entità di varia estrazione e così non è per il sindaco Di Stefano”. Pellegrino si è schierato con Tesauro e con Forza Italia, partito al quale sembra sempre più vicino. “Penso che il progetto Tesauro abbracci tutto il territorio provinciale – precisa il consigliere – non è un discorso di territorialità. E' chiaro che se venissi eletto avrei immediatamente l'interesse a sostenere la nostra città e non solo. Parlare di territorialità non è corretto. Sono scelte che si fanno in base all'appartenenza politica, nel mio caso di centrodestra. Non capisco perché Di Stefano e i suoi alleati invochino un voto per il territorio locale ma al contempo cercano di convincere sindaci e consiglieri comunali del nord della provincia. Perché dovrebbero votare per Di Stefano o per Conti? La territorialità non può valere solo per uno e non per gli altri candidati. Io mi sono schierato facendo una scelta legata all'area politica che supporto”. All'indomani del voto, pure per Pellegrino qualcosa potrebbe cambiare. In consiglio comunale, è ormai tra i più esperti e nella sua esperienza, in due consiliature, è sempre stato all'opposizione, prima della giunta dell'ex sindaco Greco e ora di quella del “modello Gela” di Di Stefano. “Con Forza Italia c'è un dialogo che va avanti da tempo – conclude – è una direzione politica che mi convince. E' in coerenza con il mio riconoscermi nel centrodestra. Per questo, ho scelto di candidarmi al consiglio provinciale con la lista ufficiale del partito. Dopo le urne, valuterò ulteriormente”.