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"Misure contro l'evasione dei tributi frutto di tanto lavoro", Alabiso: "Nessuno sarà vessato"

Gela. “Pagare tutti per pagare meno”. Questo il criterio alla base del regolamento che contiene le misure contro l’elusione e l’evasione dei tributi locali, peso che da anni si fa sentire su Palazzo d...

A cura di Redazione
07 marzo 2025 11:09
"Misure contro l'evasione dei tributi frutto di tanto lavoro", Alabiso: "Nessuno sarà vessato" -
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Gela. “Pagare tutti per pagare meno”. Questo il criterio alla base del regolamento che contiene le misure contro l’elusione e l’evasione dei tributi locali, peso che da anni si fa sentire su Palazzo di Città. Il consigliere dem Lorena Alabiso, componente della commissione bilancio, ha lavorato sul regolamento insieme agli altri consiglieri e al dirigente al ramo. Ieri è stato approvato in aula. “Il regolamento per la disciplina e l’applicazione delle misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali, approvato ieri in aula, nasce dalla necessità per il Comune di recuperare somme di tributi evase, vista la scarsa capacità di riscossione dell’ente nonché uno dei principali motivi per il quale l’ente si trova in dissesto finanziario. Il regolamento così come è stato presentato ai pareri con le soglie di 1.000 euro per le nuove attività e 5.000 euro per le attività esistenti – spiega – è stato frutto di un lavoro di studio da parte mia insieme alla commissione, di cui faccio parte, e del dirigente del settore, avendo anche più volte ascoltato il parere delle associazioni di categoria. Arrivare a queste soglie con pareri positivi per noi non è stato lavoro facile, poiché da un lato c’era la necessità del settore tributi di incassare quante più imposte possibili proponendo una soglia unica per tutti di 500 euro, dall’altro lato c’era la volontà da parte nostra di innalzare questa soglia per dare anche un margine di respiro ai commercianti che si sarebbero visti revocare le licenze per una rata non pagata”. Alabiso spiega la base del regolamento. “Conoscendo bene il settore per me non era accettabile che la soglia fosse inferiore a 5.000 euro, tasse che i commercianti devono pagare al Comune a copertura in media in un anno di attività. Il confronto tra me e la dirigente del settore è stato intenso e proficuo – continua – abbiamo cercato con queste soglie di coprire l’ottanta percento di evasione per non rischiare di vessare una sola categoria. La minoranza prima ha proposto un emendamento con un limite di 7.000 euro per le attività esistenti, facendo diventare lo strumento del regolamento inefficace. Dopo aver preso atto dei vari pareri contrari ha scelto ‘per provocazione’ nei confronti della maggioranza di presentare un nuovo emendamento portando la soglia a 1.500 euro per le attività esistenti, come se noi non avessimo avuto il coraggio di votare un regolamento con parere contrario. Ricordo a me stessa e alla minoranza che nel mese di dicembre noi della maggioranza abbiamo votato variazioni di bilancio con parere contrario dei revisori mentre loro nemmeno erano presenti”.

“Il nostro voto contrario al primo emendamento nasce solamente dall’inefficacia del regolamento se le soglie fossero state aumentate e pertanto la nostra posizione nasce da un’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ente e soprattutto verso i cittadini tutti, soprattutto quelli virtuosi che si ritrovano oggi a pagare le imposte per chi negli anni non ha pagato”, conclude l’esponente dem.

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