Gela. Sono stati gli artefici politici principali della mozione di sfiducia dello scorso dicembre, fallita dopo l’arrivo in aula consiliare. A cinque mesi di distanza, i partiti del centrodestra si muovono. Vogliono capire, a quanto pare, se ci siano spazi per una strategia condivisa. La domanda principale, a questo punto, è “che fare?”. Che fare davanti ad una giunta ter che non ha mai ingranato, nonostante i nuovi innesti e con l’addio sia di Maurizio Melfa sia del fedelissimo di Messinese Fabrizio Morello. Un’interlocuzione che quelli del centrodestra attendono da tempo. A rompere gli indugi, sono gli esponenti di Noi con l’Italia. Oggi, Ennio Di Pietro, che del gruppo locale di Saverio Romano è uno dei riferimenti principali, vedrà rappresentanti di DiventeràBellissima e Forza Italia. Da quanto trapela, sono fissati incontri sia con il capogruppo consiliare di Musumeci Vincenzo Cascino sia con il coordinatore cittadino di Forza Italia Emanuele Maniscalco. Sul tavolo, il tentativo di prendere l’iniziativa e capire se ci siano numeri utili, eventualmente, per una nuova mozione di sfiducia (sarebbe la terza). Sfiducia che, solo qualche giorno fa, è stata rilanciata dal Movimento cinque stelle, con il consigliere Vincenzo Giudice. I grillini sarebbero disponibili a staccare da subito la spina all’amministrazione Messinese, ancora impelagata tra i rifiuti e l’accordo di programma al ribasso (per indicare solo due degli ostacoli più insidiosi) e in cerca di assessori. Di Pietro, sostenuto dal capogruppo consiliare di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta, non si limiterà ad un giro di consultazioni solo in casa centrodestra. Nei prossimi giorni, sono previsti altri incontri.
Le consultazioni partono dal centrodestra. L’invito, a quanto pare, verrà esteso a tutte le forze rappresentate all’assise civica, comprese quelle di centrosinistra. Difficile che si possa arrivare ad una terza mozione di sfiducia. I due precedenti naufragati, ancora bruciano e nessuno sembra disponibile ad una terza figuraccia pubblica. Inoltre, in consiglio comunale lievita il numero di aderenti al gruppo misto, consiglieri che hanno scelto di sdoganarsi dai partiti, tentando l’assolo e mantenendosi con le mani libere, anche nei confronti della giunta Messinese. Senza dimenticare che, forse eccezion fatta per i grillini, i partiti locali non sembrano così attratti da elezioni anticipate, soprattutto senza certezze a Roma. Le consultazioni, però, sono partite, in attesa di capire se esista veramente un fronte politico anti-Messinese.
L’ amministrazione non è in grado di produrre, il consiglio la stessa cosa. Non sarebbe più logico ritornare al voto? Perché i cittadini sono rotti, nel continuare a pagare gettoni. Ho l’ impressione che molti dei politici locali, hanno scambiato il comune di Gela con il gettonificio pubblico. Poveri noi!
Non fanno altro che perdere tempo in consigli inconcludenti commissioni improduttive consultazioni che non portano a nulla. Non c e coscienza, senso d appartenenza, orgoglio gelese, ne voglia di lavorare per fare il bene della collettivita, non c e unita d intenti. Spesso neanche competenze. Solo voglia di occupare sedie e incarichi vari