Gela. Con una giunta ter monca e “pressato” da nuove voci di sfiducia, il sindaco Domenico Messinese ha iniziato i contatti preliminari, dopo l’apertura ai partiti. Una mossa che, in realtà, non sembra aver colpito più di tanto, dato che ieri sera in aula consiliare sono piovute bordate da ogni fronte sul sindaco, questa volta orfano del suo braccio destro Simone Siciliano. La crisi dei rifiuti e i debiti che strozzano le casse del municipio non sono promontori semplici da scalare, tanto da aver generato l’ennesimo scossone in giunta, con l’addio di uno dei “soldati” del sindaco, l’ex assessore al bilancio Fabrizio Morello. Messinese ha già contattato, tra i primi, il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina. “Sì, è vero – spiega il segretario dem – sono stato contattato qualche giorno fa e credo che a breve ci sarà un incontro. Al momento, però, mi pare che la giunta stia attraversando una fase di notevolissima confusione. Del resto, anche sul fronte politico c’è una situazione frastagliata. Non tutti i partiti sono sulla stessa linea, rispetto ai rapporti con l’amministrazione comunale”.
La chiamata di Messinese. Di Cristina, comunque, risponderà alla richiesta di incontro. “Io parlo con tutti, non vedo perché non dovrei farlo – continua – il Pd sui grandi temi c’è sempre stato. Ma, questa volta, saremo noi a chiedere al sindaco cosa vuole fare. Come intende agire sull’accordo di programma finanziato con una mancetta da venticinque milioni di euro? Cosa vuole fare contro i tagli alla sanità locale? Ci sosterrà nel tentativo di convogliare risorse finanziarie da utilizzare per la prevenzione di gravissime patologie? Qual soluzioni vuole mettere in campo sui rifiuti?”. Il segretario dem è pronto a discutere con Messinese ma probabilmente è consapevole che imbarcarsi in un’avventura di giunta potrebbe essere un bivio troppo difficile da attraversare, soprattutto dopo i risultati elettorali al ribasso degli ultimi tempi.