Gela. La nuova delega l’ha chiesta espressamente al sindaco Domenico Messinese.
“Sburocratizziamo Gela”. Il neo assessore Maurizio Melfa si occuperà anche di “sburocratizzazione” amministrativa. Non solo i lavori pubblici, quindi, per l’imprenditore che ha detto sì alla giunta ter di Messinese, ma anche la volontà di far avvicinare operatori economici e semplici cittadini a Palazzo di Città, rendendogli la vita più semplice, soprattutto quando in ballo entrano autorizzazioni e atti che devono essere rilasciati dagli uffici dell’ente. “Ho espresso la mia volontà al sindaco – spiega – che mi ha concesso questa delega ulteriore rispetto a quella, già assegnatami, dei lavori pubblici. Mi sono accorto che le norme in materia di semplificazione esistono e vengono applicate, si tratta solo di renderlo chiaro a tutti, dagli operatori economici, che magari ambiscono a progetti importanti, per arrivare ai cittadini, interessati anche alla semplice autorizzazione per piccoli interventi edilizi o di urbanistica. In questo modo, si può attivare un circuito di microeconomica che può essere decisivo in una città in difficoltà. Questo percorso l’ho già ribattezzato “sburocratizziamo Gela”. Un ulteriore segnale che il neo assessore invia non solo alla città, ma soprattutto ai consiglieri comunali che, tra meno di una settimana, saranno in aula a discutere la sfiducia al primo cittadino.
Melfa vuole la “pace” con il consiglio. “Le guerre – ammette ancora l’imprenditore – causano solo morti e feriti. Adesso, c’è una giunta composta da nuovi assessori che hanno voglia di lavorare per la città. Già lunedì, in consiglio comunale, darò comunicazione a tutti i consiglieri, come è giusto che sia”. Melfa ha già pensato ad una stretta collaborazione con il segretario generale del municipio Salvatore Pignatello, anche lui fresco di nomina da parte del sindaco, arrivato a Palazzo di Città per prendere il posto di Pietro Amorosia. “Anche il segretario generale ha un ruolo cruciale – conclude Melfa – ha funzioni molto importanti come l’anticorruzione e la trasparenza. Ripeto, il nostro è un ente comunale dotato di strumenti amministrativi all’avanguardia che affascinano anche un imprenditore come me che arriva da esperienze nel mondo privato”.
Se la delega alla “sburocratizzazione”, che Melfa ha voluto per sé, sarà decisiva nel discorso sfiducia, solo i consiglieri potranno deciderlo al momento del voto in aula.