Gela. Un sindaco e una giunta da sfiduciare prima possibile. L’appello arriva ancora dall’ex assessore Maurizio Melfa, dimessosi negli scorsi giorni. “Penso che i consiglieri debbano sfiduciare tempestivamente questo sindaco – dice – è la città che lo chiede con forza. Addirittura, mi viene richiesto di organizzare una manifestazione in piazza, un corteo in città, per fare presente ai consiglieri e alla giunta questo forte stato di disagio sociale ed economico. Non è normale che, in una città, una giunta comunale sia priva di qualunque forma di sostegno politico e programmatico da parte del consiglio comunale”.
Per l’ex assessore di fiducia del sindaco Domenico Messinese e del suo vice Simone Siciliano, l’amministrazione comunale sarebbe del tutto isolata. “Sono sempre disponibile a qualunque azione propositiva per il bene della città – continua – non con le parole ma con i fatti e a chi mi accusa di aver sputato sul piatto in cui ho mangiato rispondo che questo piatto mi costa quasi 200.000 euro all’anno perchè ho dovuto assumere tre unità in azienda, tra cui un manager, per sostituirmi al fine di dedicarmi alla città con tutto me stesso ma di sicuro non sono disponibile a sobbarcarmi tale sacrificio economico e personale per rendermi complice di una città che affonda, in cui oramai non funzionano più neanche i servizi essenziali”.
Una risposta che l’imprenditore recapita agli esponenti del centrodestra che, sabato, l’hanno accusato di essere stato complice della giunta, prima di girargli le spalle. Melfa sembra parlare da leader dell’opposizione ma esclude un interesse diretto, magari ad una nuova candidatura a sindaco. “Qualcuno ha detto che mi sono dimesso strategicamente per candidarmi a sindaco e che sono già in campagna elettorale – conclude – ebbene, a costoro dico che non hanno un quadro molto chiaro della mia persona. Ho già rappresentato in diverse sedi in forma privata che, per la mia personale situazione lavorativa, una tale ipotesi sarebbe solo un grossissimo sacrificio che farei solo se richiestomi con forza e con condivisione da persone oneste e competenti e solo ed esclusivamente per un unico obiettivo, il bene della città”.
Al momento, l’unico ruolo al quale pensa l’ex assessore è quello di “consulente esterno a titolo gratuito“. Dopo tre mesi, Melfa rompe con la giunta, definita “la peggiore degli ultimi anni”.
Le offese di Siciliano. L’imprenditore risponde con eleganza ai giudizi del vice sindaco, intervenuto telefonicamente durante la trasmissione tivù Agorà. “Non sono disponibile a scendere al livello di chi mi offende, chissà perché con tale veemenza, in televisione, con fare poco etico pronunciando frasi farneticanti sulla mia persona che sono disallineate dalla realtà; sono stato definito un “bambino” ,” uno che gioca ai videogames”, è stata lesa la mia immagine e il tutto sarebbe passibile di querela ma non lo faccio perché la verità è palese ed evidente, è la mia storia di uomo e di imprenditore che parla chiaro”.
“C’è qualcuno che pensa che, andando in televisione e/o sui giornali e raccontando delle false verità, possa creare fumo utile a celare la triste realtà economico-sociale-culturale-organizzativa in cui la nostra città è sprofondata”.